I curdi vogliono salvaguardare la loro regione autonoma all'interno di uno stato decentrato quando le truppe statunitensi che attualmente li appoggiano si ritireranno. Sperano anche che un accordo con Damasco possa dissuadere la vicina Turchia dall'attaccarli.
Ma quando gli è stato chiesto ieri se Damasco sia disposto a fare un accordo che avrebbe consegnato ai curdi qualche misura di autonomia, Bouthaina Shaaban, consigliere di alto livello del Presidente Assad, ha respinto categoricamente il suggerimento.
"Autonomia significa la divisione della Siria. Non vogliamo dividere la Siria", ha dichiarato alla Reuters a margine di una conferenza sul Medio Oriente a Mosca organizzata dal Club di discussione di Valdai.
"La Siria è un paese che è un crogiolo di popoli e tutte le persone sono uguali di fronte alla legge siriana e di fronte alla costituzione siriana", ha aggiunto, definendo i curdi "una parte preziosa e molto importante del popolo siriano" .
di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico Io credo che le prossime elezioni europee andrebbero inquadrate nel modo più corretto possibile. Provo a dare la mia interpretazione. 1 Si dà troppo...
di Andrea Zhok* Tre giorni fa, il 16 aprile, l'autorevolissima rivista di provata fede atlantista "Foreign Affairs" ha pubblicato un articolo che mette la parola fine a tutte le chiacchiere intorno...
di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico Abbiamo sempre sottolineato che questa enorme crisi geopolitica in corso abbia una origine di tipo economico e monetario. Del resto solo le persone ingenue...
di Alessandro Orsini* C’è questa idea senza alcun fondamento empirico secondo cui le democrazie occidentali sono sempre migliori delle dittature. Lo studio della storia smentisce...
Copyright L'Antiplomatico 2013 all rights reserved
L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa