Nelle lettere indirizzate al Segretario generale delle Nazioni Unite e al capo del Consiglio di sicurezza lunedì, il ministero degli esteri e degli espatriati siriano ha dichiarato che i recenti massacri commessi nelle campagne di Deir Ezzor dalle milizie che si definiscono "le forze democratiche siriane" o FDS, in collusione con la coalizione guidata dagli Stati Uniti, cercano di soggiogare i cittadini siriani che rivendicano i loro diritti e il fatto che lo stato siriano riprenda a svolgere la propria autorità in quella zona.
Il ministero ha riferito che le milizie delle FDS hanno risposto con violenza alle richieste dei cittadini siriani di migliorare l'offerta educativa e fornire cibo e acqua in queste zone impoverite, uccidendo civili e distruggendo le loro case.
Le lettere hanno sottolienato che le proteste di cittadini siriani contro le FDS sono scoppiate in diverse zone della provincia di Deir Ezzor e a sud della città di Hasaka.
Il ministero ha ribadito che le azioni delle FDS e la loro vergognosa alleanza con i nemici siriani dimostrano senza dubbio la loro natura criminale e terroristica, e che non esprimono il popolo siriano, sottolineando che il massacro commesso da queste milizie porterà solo a loro disonore e il disprezzo del popolo siriano.
Le lettere inviate dalla Siria chiedono al Consiglio di Sicurezza di assumersi le proprie responsabilità lavorando per fermare gli attacchi e le azioni deleteria delle milizie delle FDS che sono sostenute dagli Stati Uniti e da alcuni stati occidentali, che dovrebbero essere obbligati a rispettare le risoluzioni del Consiglio di sicurezza che affermano la sovranità della Siria , la sua indipendenza e integrità territoriale.
Il ministero ha concluso sostenendo che la Siria riafferma il suo diritto legale di difendere i propri cittadini in tutto il paese, citando il paragrafo 8 della risoluzione del Consiglio di sicurezza n. 2254 che conferisce alla Siria il diritto di confrontarsi con azioni compiute da gruppi terroristici e da istituzioni e entità che cercano di minare l'unità del paese arabo.
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