(Video) La situazione nel nord della Siria entra in una nuova fase dopo l'aggressione turca


Il governo siriano ha ampliato il suo spiegamento, raggiungendo posizioni adiacenti alle aree in cui gli Stati Uniti cercano di creare nuove basi militari, con il pretesto di "proteggere" il petrolio siriano dall'ISIS.

È passato quasi un mese dall'inizio dell'aggressione turca contro la Siria settentrionale, nel mezzo di uno scenario complicato a seguito dell'operazione militare in questa regione.

Le forze democratiche siriane a guida curda si sono ritirate da vaste aree dove erano state precedentemente schierate in parallelo con l'esercito siriano, su una superficie totale di 700 km quadrati.



Con la continuazione dell'aggressione militare turca è stata prodotta una nuova mappa della distribuzione della forza in questa regione, specialmente dopo la decisione degli Stati Unitid i ricreare nuove basi nella campagna di Hasaka, dopo il suo ritiro da alcune delle sue postazioni nella provincia di Aleppo e Raqqa.

La presenza turca, attraverso i gruppi armati sostenuti da Ankara, è attualmente concentrata nella regione che si estende tra le città di Ras al-Ain, ad Al-Hasaka, e Tal Abyad, ad Raqqa, tra le notizie sull'intenzione della Turchia di creare una base militare nella campagna meridionale di Ras.

Gli osservatori in Siria ritengono che le forze democratiche siriane non rispettino i loro impegni. Continuano ad avere il sostegno degli Stati Uniti, che cercano di ostacolare qualsiasi accordo nel nord, creando nuove basi, in una sfida a tutte le leggi internazionali.

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