Libano. Un altro omicidio "mirato" degli USA? Ucciso comandante di Hezbollah, stretto collaboratore di Soleimani


L'agenzia iraniana Tasnim, oggi, ha riferito che il leader di Hezbollah Ali Mohammed Younis è stato assassinato nel sud del Libano durante la notte.

Secondo i rapporti, il suo corpo è stato trovato sul lato di una strada con ferite da arma da fuoco e da tra le città di Qaqiyat al-Jisr e Zutar al-Gharbiya a sud di Nabatiyeh.




I rapporti menzionano anche che Younis era uno stretto collaboratore di Qasem Soleimani, comandante della Quds Force iraniana ucciso in un attacco aereo americano a gennaio.

Un video recentemente apparso su Twitter mostra un minareto che annuncia la morte di Younis nel sud del Libano.


Il 3 gennaio scorso, con un attacco di droni autorizzato dal presidente Trump gli Stati Uniti hanno ucciso il generale iraniano Soleimani e il comandante delle forze di mobilitazione popolare irachene Abu Mahdi Muhandis, entrambi su un'auto all'aeroporto internazionale di Baghdad.

Washington affermò che entrambi gli obiettivi erano coinvolti in un attacco all'ambasciata americana a Baghdad alla fine di dicembre.

Mentre l'assassinio di Soleimani ha portato a una forte escalation di tensioni tra Teheran e Washington, l'Iran ha risposto lanciando attacchi aerei contro due basi militari irachene che ospitano truppe statunitensi.

Sebbene gli atatcchi ufficialmente non abbiano causato morti o feriti gravi, il Pentagono ha riferito in seguito che ad almeno 109 membri dell'esercito americano erano stati diagnosticati traumi cranici.

Resta da vedere, ora, se l'omicidio del comandante di Hezbollah sia stato un ulteriore provocazione di Washington contro l'Asse della Resistenza

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