Con il pretesto delle armi chimiche, l'UE vuole imporre nuove sanzioni alla Siria nonostante la pandemia da Covid-19


La Siria dilaniata dalla guerra sta combattendo la diffusione del COVID-19, ma l'Unione Europea (UE) sta prendendo in considerazione nuove sanzioni contro Damasco, una misura che giunge all'indomani delle nuove accuse sull'uso di armi chimiche.

"L'UE è solidarietà" ha twittato ieri il Commissario europeo Paolo Gentiloni. È così solidale da mettere in mutande per decenni uno dei suoi membri fondatori come l'Italia, figuriamoci la Siria, che ha contribuito a distruggere appoggiando gruppi armati, terroristi di ogni specie, imponendo sanzioni economiche draconiane.

"L'UE ha precedentemente imposto misure restrittive su alti funzionari e scienziati siriani per il loro ruolo nello sviluppo e nell'uso delle armi chimiche, ed è pronta a prendere in considerazione l'introduzione di ulteriori misure se lo riterrà opportuno", ha affermato il Commissario Europeo (UE) per la politica estera Josep Borrell in una dichiarazione a nome dei 27, prima di firmare nuove sanzioni contro il paese arabo.

Questa decisione di Borrell è stata presa dopo aver ricevuto "con soddisfazione" un rapporto pubblicato mercoledì scorso dal gruppo di ricerca e identificazione (IIT) dell'Organizzazione per il divieto delle armi chimiche (OPCW) che ha incolpato le forze dell'esercito siriano per uso di sarin o cloro "in almeno tre attacchi" nella città di Hama, alla fine di marzo 2017.

La Siria, a sua volta, ha respinto fermamente questo rapporto, definendolo "fuorviante" e "fabbricato" che include false conclusioni volte a travisare la realtà e accusare il governo siriano, presieduto da Bashar al-Assad, e ha affermato che " non ha né piedi né testa” questo report.

Con questo rapporto ad orologeria contro Damasco, l'Unione Europea si sgancia da ogni provvedimento, come rimuovere le sanzioni alla Siria per il Covid-19, che avrebbe potuto creare problemi con il suo padrone, ovvero Washington.

Sulle conclusioni e il modus operandi dell'OPCW, vi rimandiamo a questi due link: (1 e 2)

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