Il governo siriano sta gestendo il rilascio di due cittadini siriani, detenuti da Israele, in uno scambio di prigionieri mediato dalla Russia.
Come riportato ieri dall'agenzia di stampa siriana ufficiale, SANA, lo Stato siriano, al fine di salvaguardare gli interessi del suo popolo con tutti i mezzi e costi possibili, ha proposto di liberare due dei suoi cittadini dalle alture del Golan detenuti nelle carceri del regime israeliano.
Il rapporto spiega che le autorità siriane stanno lavorando, in questo senso, a un processo di scambio di prigionieri con i loro omologhi israeliani con la mediazione della Russia.
Varie fonti consultate da SANA hanno affermato che la liberazione dei due cittadini siriani, ovvero Nihal al-Maqt e Thiyab Qahmuz, avverrà attraverso uno scambio con una giovane donna israeliana entrata per errore nella provincia siriana di Al-Quneitra ed arrestata dalle autorità siriane.
Va notato che la fonte non fornisce dettagli su quando i cittadini siriani sono stati arrestati o quando la donna israeliana è entrata in Siria.
Secondo vari rapporti, Al-Maqt è agli arresti domiciliari, sta scontando una pena detentiva di tre anni con sospensione della pena, dovendo riferire quotidianamente alle autorità israeliane. Da parte sua, Qahmouz è stato arrestato nel 2016 e condannato a 14 anni di carcere in una prigione del regime di occupazione sulle alture del Golan.
Nel 2020, il fratello di Al-Maqt, decano dei prigionieri nelle carceri israeliane, è stato rilasciato in uno scambio di prigionieri mediato dalla Russia dopo che la Siria aveva restituito i resti di un soldato israeliano morto in una battaglia del 1982.
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