'Khashoggi Ban': sanzioni USA dopo il rapporto dell'intelligence sull'omicidio del giornalista

26 Febbraio 2021 22:17 La Redazione de l'AntiDiplomatico

Sono in procinto di cambiare i rapporti tra Arabia Saudita e Stati Uniti. A giudicare dal rapporto diffuso dall’intelligence statunitense sembra proprio che la risposta sia affermativa. Nel rapporto viene confermato che il principe ereditario dell'Arabia Saudita ha approvato un'operazione per uccidere o catturare un giornalista residente negli Stati Uniti all'interno del consolato saudita a Istanbul.

La mossa dell’intelligence statunitense che ha declassificato il rapporto aumenterà la pressione sull'Arabia Saudita. Con l’amministrazione Biden pare decisa a cambiare il rapporto privilegiato tra USA e regno saudita.

"Secondo le nostre valutazioni, il principe ereditario dell'Arabia Saudita, Mohamed bin Salman, ha approvato l'operazione a Istanbul, in Turchia, per catturare o assassinare il giornalista saudita Jamal Khashoggi”, si legge nel rapporto.

"Questa valutazione" si basa sul controllo del principe sul processo decisionale "nel regno”, il coinvolgimento diretto di un consigliere cruciale e membri della guardia di sicurezza del principe Bin Salman nell'operazione, nonché il "sostegno del principe all'uso di misure violente per mettere a tacere i dissidenti all'estero, incluso Khashoggi".

Il documento indica che Bin Salman ha "il controllo assoluto" dei servizi di intelligence del suo paese, il che rende impossibile l'esecuzione senza la sua autorizzazione dell'operazione contro il collaboratore del Washington Post.

Le conclusioni del rapporto inchiodano quindi alle proprie responsabilità il principe ereditario Mohammed bin Salman.

Oltre ad esaminare le responsabilità del principe (senza fornire alcuna prova della sua colpevolezza) il rapporto fa luce su altre 21 persone implicate nel crimine.

Tra loro ci sono membri della squadra che sono volati a Istanbul per uccidere e smembrare Khashoggi dopo che il giornalista è stato attirato nel consolato saudita il 2 ottobre 2018, per ottenere i documenti di cui aveva bisogno per sposarsi.

Il gruppo era associato al Centro saudita per gli studi e gli affari sui media, all'epoca guidato da Saud al Qahtani, un consigliere del principe ereditario.

L'amministrazione Biden annuncerà venerdì sanzioni e divieti di visto (Khashoggi Ban) per i cittadini dell'Arabia Saudita per l'uccisione del giornalista nel 2018, ma non imporrà sanzioni al principe ereditario Mohammed, hanno anticipato alcuni funzionari statunitensi.

Il segretario di Stato Antony Blinken ha affermato che la tranche iniziale di persone designate include 76 individui sauditi che, secondo gli Stati Uniti, hanno cercato di minacciare i dissidenti all'estero, compresi quelli coinvolti nel brutale omicidio del 2018 del giornalista del Washington Post Jamal Khashoggi.

"Il Khashoggi Ban consente al Dipartimento di Stato di imporre restrizioni sui visti a individui che, agendo per conto di un governo straniero, si ritiene siano stati direttamente coinvolti in gravi attività extraterritoriali contro dissidenti, comprese quelle che reprimono, molestano, sorvegliano, minacciano , o danneggiano giornalisti, attivisti o altre persone percepite come dissidenti”, afferma Blinken in un comunicato.

Secondo il Dipartimento di Stato, anche i familiari delle persone sanzionate possono incorrere in sanzioni per i visti.

Il Dipartimento del Tesoro ha annunciato separatamente che anche Ahmad Hassan Mohammed al-Asiri, l'ex vice capo della presidenza dell'intelligence generale dell'Arabia Saudita, è stato sanzionato.

Le sanzioni imposte dagli Stati Uniti non intaccano del tutto però la fruttuosa vendita di armamenti all’Arabia Saudita. Le vendite di prodotti ritenuti difensivi - come i sistemi di difesa antimissile Terminal High Altitude Area Defense (THAAD) realizzati da Lockheed Martin o sistemi di difesa missilistica Patriot realizzati da Lockheed e Raytheon - sarebbero ancora consentiti nel nuovo regime sanzionatorio.

E’ la prima volta che gli Stati Uniti incolpano pubblicamente bin Salman per l'operazione che ha portato alla morte di Khashoggi.

Khashoggi è stato brutalmente ucciso e probabilmente smembrato dopo essere stato attirato dai funzionari sauditi presso il loro consolato a Istanbul, in Turchia, nell'ottobre 2018.

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