Iran e Russia al fianco della Siria contro le sanzioni occidentali

08 Aprile 2021 18:01 La Redazione de l'AntiDiplomatico

Russia e Iran sono due alleati storici di Damasco e confermano il loro supporto politico ed economico alla Siria. Paese strangolato dalle sanzioni occidentali.

Incontro Assad-Inviato Russia

Il presidente Bashar Al-Assad ha ricevuto oggi l'inviato speciale del presidente russo per la Siria, Alexander Lavrentiev.

Durante l'incontro sono stati scambiati pareri su temi di comune interesse per entrambi i paesi.

Siria e Russia hanno quindi ribadito la loro intenzione di continuare il lavoro bilaterale e compiere sforzi per trovare soluzioni alle difficoltà derivanti dalle politiche adottate da alcuni paesi occidentali contro la Siria e per mitigare gli effetti delle sanzioni ingiuste e illegali imposte al popolo siriano. L'obiettivo è quello di permettere a Damasco si poter superare questa situazione.

La delegazione russa ha confermato il deciso sostegno del suo paese alla sovranità e integrità territoriale della Siria e il rifiuto di qualsiasi passo o misura che violi questa sovranità e influisca sugli sforzi incentrati per porre fine alla guerra, eliminando la presenza di organizzazioni terroristiche che impediscono a Damasco di riprendere il controllo statale su tutto il territorio nazionale.

Nell'incontro sono state anche affrontate una serie di questioni di interesse politico, comprese le riunioni del Comitato per la discussione della Costituzione e le pressioni esercitate dagli Stati Uniti e da alcuni paesi occidentali per ostacolare i lavori del Comitato.

A questo proposito, è stato sottolineato che qualsiasi progresso sul percorso politico richiede un impegno nei confronti dei principi fondamentali della lotta al terrorismo e della salvaguardia dell'integrità del territorio siriano.

Dall'Iran 1 milione di barili di petrolio

Mentre prosegue la carenza di carburante in Siria, una nave cisterna iraniana, carica di un milione di barili di greggio, è entrata nella costa occidentale del paese arabo, secondo quanto riferito oggi dal media iraniano in lingua araba Al-Alam.

La fonte anonima che ha rivelato la notizia, tuttavia, non specifica se questa nave fa parte delle quattro petroliere che erano già state avvistate in direzione del porto di Banias.

Questa notizia, giunge in un momento in cui le sanzioni occidentali e statunitensi, applicate dall'inizio della crisi in Siria, hanno impedito al Paese di far fronte al suo fabbisogno di petrolio.

La spedizione di greggio iraniano in Siria arriva man mano che emergono sempre più notizie sul saccheggio del petrolio siriano da parte degli Stati Uniti in collaborazione con le cosiddette 'forze democratiche siriane', sostenute da Washington, che rubano circa 140mila barili di greggio al giorno dai pozzi petroliferi siriani della provincia di Hasaka, come denunciato lo scorso febbraio da Qasan Jalili, governatore della provincia nord-orientale.

Il primo ministro siriano Hussein Arnus ha promesso questa settimana che la crisi del carburante siriano sarebbe presto terminata. Il popolo siriano spera che, con l'arrivo di questa petroliera, l'attuale crisi nel loro Paese si riduca leggermente.

Da parte sua, l'Iran ha già più volte sottolineato che invierà il suo greggio "a chi vuole" e continuerà a soddisfare il fabbisogno petrolifero siriano, nonostante le sanzioni imposte dal governo Usa al Paese arabo.

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