«Senza il sostegno politico e militare degli Stati Uniti, Israele non commetterebbe così tanti crimini contro il popolo palestinese.
Se le risoluzioni dell'ONU venissero rispettate, quel conflitto sarebbe già stato risolto. I popoli del mondo difendono il diritto all'autodeterminazione del popolo palestinese».

Parole chiare e mette quelle dell’ex presidente della Bolivia Evo Morales, rovesciato da un golpe realizzato con il decisivo sostegno degli Stati Uniti.

Mentre la brutale aggressione di Israele contro il popolo palestinese non accenna a placarsi, politici e media occidentali fanno a gara nel lanciarsi in una fasulla equidistanza. In realtà una manovra per coprire i crimini di Israele sempre più violenti ed efferati. Qui nasce la narrazione delle azioni di Tel Aviv come risposta ai lanci di razzi da Hamas.

Per questo le parole di Evo Morales assumono ancora più valore. Nessuno, e sottolineiamo nessuno, ha il coraggio di affermare la semplice verità espressa dall’ex presidente boliviano: ci sono risoluzioni delle Nazioni Unite non rispettate, così come il diritto del popolo palestinese all’autodeterminazione. Ad avere un proprio Stato in cui vivere in pace.

L’odierna barbarie, come ricorda Morales, avviene con il determinante sostegno dell’amministrazione democratica che adesso siede in quel di Washington. Quindi, nonostante il populista Trump sia stato allontanato dalla stanza dei bottoni, assolutamente nulla è cambiato nella politica a stelle e strisce, da sempre schierata senza tentennamento alcuno al fianco dei sionisti israeliani che puntano alla pulizia etnica della Palestina.