Se a spiare i politici europei fossero stati i servizi iraniani o russi?

31 Maggio 2021 16:00 La Redazione de l'AntiDiplomatico

Facciamo un esperimento insieme. Chiudete gli occhi e immaginate che uscisse la notizia che servizi segreti iraniani avessero aiutato quelli russi a spiare politici europei (anche un ministro degli esteri!). E che nella vicenda fosse direttamente coinvolto il presidente russo.

Non solo le prime pagine di tutti i giornali. Non solo interrogazioni e mozioni urgenti. Non solo il presidente del Parlamento europeo a chiedere una guerra santa. Molto di più: i giornali Fiat avrebbero invocato le nuove crociate, le parole per Saviano non sarebbero bastate più e il resto lo conoscete bene.

Quello che è successo è simile ma con altri protagonisti.

L'Agenzia per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti (NSA) ha utilizzato una partnership con l'unità di intelligence straniera della Danimarca per spiare alti funzionari dei paesi vicini, tra cui il cancelliere tedesco Angela Merkel, secondo l'emittente statale danese DR.

I risultati sono il risultato di un'indagine interna del Danish Defense Intelligence Service (DDIS) del 2015 sul ruolo della NSA nella partnership. Secondo l'indagine che ha riguardato il 2012 e il 2014, la NSA ha utilizzato cable informativi danesi per spiare alti funzionari in Svezia, Norvegia, Francia e Germania, tra cui l'ex ministro degli Esteri tedesco Frank-Walter Steinmeier e l'ex leader dell'opposizione tedesca Peer Steinbrück.

La Danimarca, uno stretto alleato degli Stati Uniti, ospita diverse importanti ‘landing station’ per cavi Internet sottomarini da e verso Svezia, Norvegia, Germania, Olanda e Regno Unito. L'indagine interna all'interno del DDIS è stata avviata nel 2014 a seguito delle preoccupazioni per le fughe di notizie del whistleblower Edward Snowden dell'anno precedente che aveva rivelato il modus operandi della NSA.

A Washington, la NSA non ha risposto immediatamente a una richiesta di commento e l'Ufficio del Direttore dell'intelligence nazionale (DNI) ha rifiutato di commentare. Un portavoce del DDIS alla stessa maniera ha schivato ogni commento, afferma l’agenzia Reuters.

Edward Snowden tira in ballo anche l’attuale presidente statunitense Joe Biden. Accusandolo di essere “profondamente coinvolto” nella vicenda. "Biden è ben preparato a rispondere di questo quando visiterà presto l'Europa, poiché, ovviamente, è stato profondamente coinvolto in questo scandalo la prima volta", ha scritto su Twitter l’ex consulente di della CIA e della NSA, riferendosi a quando Biden ricopriva la carica di vicepresidente durante la presidenza di Barack Obama.

“E’ grottesco che servizi di intelligence alleati stiano effettivamente intercettando e spiando i massimi rappresentanti di altri paesi", ha detto Steinbrueck all'emittente tedesca ARD. "Politicamente, lo considero uno scandalo".

Il ministro della Difesa svedese Peter Hultqvist ha dichiarato all'emittente SVT svedese di “esigere informazioni complete". Il ministro della Difesa norvegese Frank Bakke-Jensen ha dichiarato all'emittente NRK di "prendere sul serio le accuse". La Francia ha affermato che gli articoli apparsi sui media sono "estremamente seri".

"È estremamente grave, dobbiamo vedere se i nostri partner nell'Unione Europea, i danesi, abbiano commesso errori o mancanze nella loro cooperazione con i servizi statunitensi”, ha detto a France Info il ministro per l’Europa Clement Beaune. Beaune ha aggiunto che sarebbe anche molto serio se si scoprisse che Washington stava spiando i leader dell'UE.

"Tra gli alleati ci deve essere fiducia, una collaborazione minima, quindi questi fatti potenziali sono gravi", ha detto il ministro, aggiungendo che i fatti devono prima "essere verificati" e poi "trarre conclusioni in termini di cooperazione". "Questo non è qualcosa che dovrebbe essere minimizzato", ha detto Beaune, pur riconoscendo che accuse simili erano emerse nel 2013 sullo spionaggio degli Stati Uniti nei confronti di Angela Merkel. "Non siamo in una sorta di mondo ‘coccoloso’, quindi questo tipo di comportamento può purtroppo accadere", ha aggiunto il dirigente francese.

Ecco qui il paradosso dei parodossi. Chi ha subito lo spionaggio abbozza da buon "vassallo". I media censurano, limitano i fatti o fanno aperta disinformazione preparando il terreno per la prossima caccia alle streghe, neo-maccartismo basato sul nulla. Perché si sa quei media che vedono il fascismo dappertutto tranne dove c'è veramente - perché in quel caso sono i loro riferimenti - sono attenti agli attacchi contro la democrazia sempre tranne quando ci sono veramente. Perché a farli sono sempre i nostri "alleati"

Che pena la stampa e la politica europea.

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