Attacco terroristico contro l'ambasciata cubana in Francia: L'Avana punta il dito contro gli USA

27 Luglio 2021 15:01 La Redazione de l'AntiDiplomatico

Un nuovo atto della guerra non convenzionale scatenata contro Cuba? Alle 23:45 circa, di lunedì 26 luglio, si è verificato un attacco terroristico contro l'ambasciata cubana in Francia. Tre bombe molotov sono state lanciate verso la sede diplomatica, di cui due hanno raggiunto il perimetro esterno dell'ambasciata.

Di conseguenza, è scoppiato un incendio, che è stato spento dai funzionari della missione diplomatica. Polizia e vigili del fuoco sono accorsi sul posto, secondo quanto riferito dall'ambasciata cubana a Parigi.

Il ministro degli Esteri cubano Bruno Rodríguez ha denunciato l'atto terroristico e addossato la responsabilità dell’accaduto agli Stati Uniti. Il ministro degli Esteri ha classificato l'attentato contro la sede diplomatica come un'azione terroristica e ha affermato sul suo account Twitter che Washington è responsabile di questi eventi, a causa delle sue continue campagne contro la nazione caraibica, che incoraggiano e promuovono tali atti. A tal proposito il diplomatico cubano ha fatto riferimento anche ai continui appelli alla violenza che, impunemente, vengono lanciati dal territorio nordamericano.

Il ministro degli Esteri ha poi smentito che sull’isola vi siano focolai di protesta in corso. “Cuba è in calma totale”, ha sottolineato il ministro, aggiungendo che è falso che ci siano rivolte. Chi afferma il contrario mente. Come le piattaforme digitali, che violano le loro regole comunitarie e diffondono messaggi di odio e menzogna.

Un episodio simile si verificò negli Stati Uniti l’anno passato. Un uomo di origine cubana, Alexander Alazo Baró, residente negli Stati Uniti dal 2010, fece fuoco contro la sede diplomatica di Cuba in quel di Washington.

“Il Dipartimento di Stato e il governo degli Stati Uniti hanno purtroppo scelto di mettere a tacere questo grave attacco terroristico. Fino a questo momento non c'è stata alcuna dichiarazione pubblica di condanna di questo atto o di rifiuto dell'atto terroristico”, ebbe allora a dichiarare il ministro degli Esteri di Cuba. Rodríguez Parrilla tuttavia evidenziava: “Il Dipartimento di Stato ha impiegato quasi cinque giorni per contattare le autorità cubane e fornire alcune informazioni ufficiali su questo grave attentato”.

Il diplomatico, allora come oggi, denunciava su Twitter: “L'atto terroristico contro la nostra ambasciata a Washington è il risultato diretto della politica aggressiva del governo degli Stati Uniti contro Cuba e dell'istigazione alla violenza da parte di politici e gruppi estremisti anticubani che hanno fatto di tali attacchi uno stile di vita”.

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