Gli Usa introducono i loro semi di grano in Siria. Perché può essere una catastrofe

16 Novembre 2021 22:09 Francesco Guadagni

Il grano siriano è rinomato nel mondo per una sua caratteristica: oltre ad essere biologico, ha una sua resistenza ai parassiti che, negli anni scorsi, ad esempio, hanno danneggiato ettari di coltivazioni nello stato americano del Kansas.

Non lo diciamo noi, ma questo articolo del quotidiano inglese The Guardian.

Gli statunitensi all'epoca dell'amministrazione di Donald Trump bruciavano i raccolti di grano dei contadini siriani, nel nord est del paese arabo, come testimoniato in questi articoli ( qui e qui). Con l'arrivo di Biden, oltre a rubare il petrolio dei siriani, giusto dire anche con la complicità delle milizie filo-curde 'forze democratiche siriane', hanno pensato bene di venderlo.

Lo zio Sam ha voluto speculare anche sul gran scippato ai siriani che soffrono da 10 anni una guerra per procura capeggiata proprio dagli Usa.

Nei giorni scorsi c'è stata una novità. La pseudo ambasciata statunitense in Siria, in pratica autoproclamata, perché Damasco non ha relazioni diplomatiche con Washington, ha annunciato la fornitura di 3000 tonnellate di semi di grano a prezzi anche modici.

Sulla natura di queste sementi sono stati sollevati allarmi da parte di esperti del governo siriani. Da aggiungere che gli Ogm erano stati banditi dal Presidente Bashar al Assad.

Funzionari legati al Ministero dell'Agricoltura siriano hanno invitato i contadini "che qualsiasi materiale di natura vegetale può trasportare pericolosi parassiti, virus o nematodi, che abitano il suolo e causano futuri danni ai terreni agricoli, che portano al deterioramento della produzione. Pertanto, i semi di origine sconosciuta non dovrebbero essere seminati per non costituire una minaccia per tutte le colture agricole."

Lo Zio Sam, quindi, non bruciava il grano per pura follia criminale ma per introdurre le sue sementi geneticamente modificate sul suolo siriano, quale multinazionale possa beneficiarne, è facile da immaginare.

Insomma, dopo le ingerenze politiche, economiche con le sanzioni del Caesar Act, ci sono anche quelle agricole che potrebbero portare ad una catastrofe alimentare oltre a distruggere la particolarità delle colture siriane con sementi già infestate.

Di un'eventuale catastrofe alimentare, ecologica, chi dovrebbe rispondere? Non sarebbe un crimine contro l'umanità? Certamente, e come tale se commesso da Washington resterà impunito.

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