Milex: Ucraina, forze armate italiane in prima linea contro la Russia (I numeri)

In questo articolo dettagliato di Enrico Piovesana per Milex avete la dimostrazione plastica di quanto la partecipazione italiana in quell'organizzazione di morte nota come Nato sia in chiara violazione dell'art. 11 della Costituzione e di quello che l'Italia rischia concretamente in una eventuale guerra in Ucraina.

Di Enrico Piovesana - Milex

Nell’infausta eventualità di un conflitto armato in Ucraina, l’Italia si ritroverebbe in prima linea con propri assetti militari, terrestri ma soprattutto aerei e navali, che partecipano a missioni NATO a presidio dei confini orientali dell’Alleanza atlantica a un costo complessivo attuale di circa 78 milioni di euro.

L’Aeronautica Militare schiera una squadriglia di quattro caccia Typhoon (la ‘Black Storm’) e 140 uomini in una base aera rumena nei pressi di Costanza, a due passi dal confine ucraino: fino ad aprile svolgerà missioni quotidiane di pattugliamento sui turbolenti e affollati cieli del Mar Nero. La missione di ‘polizia aerea rafforzata’ (che segue quella analoga condotta nei mesi scorsi nei Paesi Baltici) è stata finanziata nel 2021 con oltre 33 milioni di euro e può essere incrementata fino a 12 aerei e 260 uomini.

Il Mar Nero, insieme al Mediterraneo Orientale, è il teatro operativo anche della missione della forza navale permanente della NATO cui la Marina Militare partecipa attualmente con la fregata Fremm ‘Carlo Margottini’ e con il cacciamine Viareggio, per un totale di oltre 200 marinai e un costo (finanziamento 2021) di oltre 17 milioni di euro. Nel quadrante Mediterraneo orientale, dove Mosca al momento sta concentrando una flotta senza precedenti, incrocerà nelle prossime settimane anche la portaerei Cavour con F-35 imbarcati, partecipando a un’esercitazione NATO insieme alla portaerei americana Truman e alla francese Clemenceau.

Nelle foreste innevate della Lettonia, altro potenziale fronte caldo in caso di confronto militare con la Russia, nell’ambito della missione NATO ‘Baltic Guardian’ l’Esercito Italiano schiera infine più di 200 alpini della Brigata Taurinense con decine di carri armati ruotati Centauro e cingolati da neve. Fanno parte di un Battle Group di oltre 1.200 soldati a comando Canadese con base a nord di Riga. La missione ha ricevuto oltre 27 milioni di finanziamento nel 2021.

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