“Criticare Hamas, combattere Israele: l’invasione non passerà”: una voce palestinese da Gaza

di Michelangelo Severgnini

Qui di seguito la conversazione a strappi avuta negli ultimi 3 giorni con un giovane cittadino palestinese a Gaza.

Se in un primo momento Israele aveva interrotto le connessioni internet al momento dell’inizio dell’invasione il 26 ottobre scorso, tuttavia, in seguito alle pressioni internazionali, le connessioni sono state a tratti ripristinate.

La corrente elettrica ormai viene prodotta con i generatori in tutta la striscia, ma anche i rifornimenti di benzina per produrre energia elettrica non sono sufficienti.

Non è pertanto facile ricaricare il telefono e lo si accende solo ogni tanto.

Ancora meno è trovare un tozzo di pane, ore in fila senza certezza che ne sia rimasto ancora quando sarà il vostro turno.

In queste condizioni è avvenuta questa conversazione.

Non è vero quindi che Gaza è silenziata.

Pur con tutte le difficoltà e con il bilancio delle vittime dei bombardamenti oltre le 8mila vite, i Palestinesi hanno molto da dire, sempre che gli standard della community non si offendano.

E così, seppur Hamas goda di un importante consenso, se non proprio del sostegno della maggioranza, certamente ci sono Palestinesi contrari ad Hamas.

E anche loro in queste ora hanno qualcosa da dire.

<<- Salve, come sta andando? Ho sentito che Israele sta cercando di entrare a Gaza...

- Ciao, Israele ha tagliato Internet, i servizi mobili e le linee terrestri da Gaza per 3 giorni, ma oggi sono tornati.

Israele sa che entrare a Gaza significa subire pesanti perdite, usa tattiche americane (superiorità aerea) e combatte contro la tattica che l'ha sconfitto più volte (concentrarsi sulla fanteria), hanno perso contro le forze cinesi in Corea negli anni '50, contro il Vietnam negli anni '70, e contro l'Afghanistan per la maggior parte degli anni 2000 e 2010.

Anche se Israele vincesse, subirebbe pesanti perdite.

E’ per questo che esitano.

Inoltre, tunnel e trincee sono ovunque a Gaza, lo sanno tutti, e sono stati la carta vincente del Vietnam.

- Questa è la linea rossa che Israele ha paura di oltrepassare... mentre qui in Europa si condanna a volte Israele e sempre Hamas... si dice che il popolo palestinese di Gaza non è Hamas...

- Sono ateo, e non credo che l'ospedale battista (cristiano) possa far parte di Hamas (islamista).....

- Giusto, tutti dalla stessa parte.

- Ah sì, certo, i cristiani vorrebbero vivere secondo le regole di un'altra religione, e gli atei vorrebbero vivere secondo le leggi religiose!!!

Ps: sarcasmo.

- Sì, certo. Ma ha senso separare Hamas dalla popolazione? Voglio dire, aiuta a capire? Spiega qualcosa?

- Hamas è un movimento politico islamista a Gaza. Non tutte le persone qui sono politiche, e abbiamo più di 200 entità politiche di cui Hamas è solo una. Ci sono poi altri movimenti islamisti a Gaza.

Israele ci tortura 24 ore su 24, 7 giorni su 7, quindi è ovvio che saremmo felici se qualcuno facesse loro del male in qualsiasi modo. Anche se fossero gli Illuminati, o qualche associazione di fantasia di serial killer, o se il Diavolo stesso picchiasse i vostri nemici, ovviamente ne sareste felici.

- Chiaro.

- Personalmente, all'inizio di quest'anno ho avuto una discussione con degli evangelizzatori (non so quale sia il nome corretto per i musulmani che cercano di convertire gli altri) sostenuti da Hamas, e molte, molte persone si sono intromesse, qualche figlio di puttana ha detto che avrei dovuto essere punito per i miei post infedeli e io, invece di rintanarmi, l'ho definito un “terrorista di terza categoria” e che “merita di stare a Guantanamo”.... Ho ricevuto molte minacce di morte da parte di fanatici dell'ISIS e le ho condivise tutte, esponendole, sia in arabo (testo originale), sia con traduzioni in inglese.

Alla fine persone di Hamas e dei movimenti socialisti hanno risolto la questione prima che sfociasse in una vera e propria sparatoria.....

Quindi, sì, odio Hamas, ma odio di più Israele.

Israele e gli Stati Uniti hanno inserito l'OLP nella lista dei terroristi prima, ma hanno fatto accordi con loro dopo.

- Quanto Iran pensi che ci possa essere ora dietro Hamas?

Secondo le notizie, l'Iran ha contrabbandato armi ad Hamas, è tutto ciò che può fare, i suoi interessi di islamisti e il nuovo ordine mondiale polarizzato coincidono.

L'alleanza Russia-Cina da un lato, e l'alleanza USA e NATO dall'altro, e le innumerevoli guerre per procura, e persino le doppie guerre per procura (nazione per procura che sostiene i propri procuratori) giocano un ruolo importante in questo.

Questo sistema di proxy è più simile a un'alleanza tra il forte e il debole, uno combatte, l'altro fornisce supporto.

L'Iran è un proxy della Russia, e l'Iran ha i suoi proxy come Hamas, Hezbollah, la Siria, gli Houthies nello Yemen e le milizie sciite in Iraq.

I procuratori degli Stati Uniti sono ben noti: Israele, Regno Unito, Francia, tutta la NATO, tutti i Paesi dell'America centrale, la Corea del Sud, Taiwan, il Giappone, le Filippine, ecc…>>.

Da questo punto in poi la connessione è venuta meno. Tuttavia pare didascalico che il nostro non abbia bisogno di difendere ideologicamente Hamas per riconoscerne oggi un ruolo al di fuori dell’influenza occidentale e piuttosto, benché legato a lungo ala Fratellanza Musulmana, oggi Hamas sia più spostato sull’asse Iran-Russia-Cina.

Turchia ed Egitto diventano a questo punto i due attori principali.

Sono loro ad avere buoni rapporti con l’Occidente, ma ad avere pure un dialogo solido ed aperto con Russia e Brics.

Israele ha colpito ieri un ospedale turco a Gaza e anche questo non è un caso.

Dai loro posizionamenti di campo e dalla loro capacità di incidere capiremo questa volta se l’ennesimo capitolo della guerra israelo-palestinese è come sempre una questione interna per Israele o se i confini del mondo stanno cambiando.

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