Il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha smentito martedì che l'incontro con il suo omologo russo Vladimir Putin sia stato cancellato e ha promesso di fornire dettagli entro un paio di giorni. Le sue dichiarazioni giungono dopo che alcuni media internazionali hanno messo in dubbio la fattibilità dei piani per il prossimo vertice.
“Non ho detto che incontrare Putin sarebbe stata una perdita di tempo”, ha affermato Trump, correggendo le voci sulla presunta cancellazione dell'appuntamento, ipotizzato a Budapest. Allo stesso tempo, ha assicurato di non volere “che l'incontro sia una perdita di tempo”. “Non voglio perdere tempo, quindi vedremo cosa succederà”, ha precisato. “Non abbiamo preso una decisione”, ha aggiunto.
Il presidente ha fatto capire ai giornalisti che esiste un grande fattore di imprevedibilità legato alla situazione sul fronte tra le forze russe e ucraine. “Sapete, non si sa mai cosa succederà. Ma stanno succedendo molte cose su quel fronte, sul fronte di guerra, con l'Ucraina e la Russia. E nei prossimi due giorni vi informeremo su ciò che stiamo facendo”, ha spiegato.
In risposta alle voci circolate, le autorità russe hanno assunto una posizione dura. L'inviato speciale della presidenza russa per la cooperazione economica con i paesi stranieri, Kiril Dmitriev, ha accusato alcuni media di distorcere i commenti sul prossimo incontro per minarlo.
In precedenza, la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, rispondendo a una domanda sulla recente pubblicazione di un giornalista di Axios – secondo cui il presidente americano non ha in programma di incontrare il leader russo “nel prossimo futuro” – l'ha definita “un vero e proprio circo mediatico del partito bellicista”.
Nonostante le polemiche, dal Cremlino giunge la conferma che continuano i preparativi per l'incontro tra Putin e Trump. Questo sviluppo si allinea alle precedenti dichiarazioni del consigliere presidenziale russo, Yury Ushakov, il quale, dopo la conversazione telefonica del 16 ottobre tra i due leader, aveva annunciato che i preparativi per un vertice a Budapest sarebbero iniziati “senza indugio”. In tale contesto, il Primo Ministro ungherese Viktor Orban aveva già disposto la formazione di un comitato organizzativo.
Tuttavia, la complessità dei preparativi rimane un elemento centrale. Come ha osservato in precedenza il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, un vertice di tale portata richiede preparativi seri e, ad oggi, non sono state ancora fissate date specifiche.
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