Non sono solo dati, cifre che ribadiscono quanto gli Stati Uniti d’America preservino Israele, il loro alleato principale in Medio Oriente. Queste cifre sanciscono la complicità di Washington nel genocidio di Israele nella Striscia di Gaza da un anno a questa parte con l’uccisione di quasi 42.000 palestinesi, tra i quali circa 17.000 bambini e più di 11.000 donne, senza contare la distruzione di case, edifici pubblici, ospedali, monumenti, siti archeologici.
Lo studio del Watson Institute della Brown University, dunque, ha rivelato che gli Stati Uniti hanno speso la cifra record di almeno 17,9 miliardi di dollari in aiuti militari a Israele dall'inizio della guerra nella Striscia di Gaza.
Altri 4,86 ??miliardi di dollari sono stati destinati all’intensificazione delle operazioni militari statunitensi nella regione dal 7 ottobre 2023, compresi i costi per affrontare gli attacchi degli Houthi dello Yemen contro le navi commerciali nel Mar Rosso.
I costi finanziari sono stati calcolati da Linda Bilmes, professoressa alla John Kennedy School of Government di Harvard che ha valutato le cifre totali delle guerre americane dagli attacchi dell'11 settembre 2001, e dai suoi colleghi ricercatori William Hartung e Stephen Semler.
La maggior parte dell'armi inviate a Israele dagli Stati Uniti è costituito da munizioni, tra le quali proiettili di artiglieria e bombe da 907 kg.
I ricercatori precisano che la cifra spesa da Washington per armare Israele potrebbe essere “incompleta”, dal momento che, rispetto agli aiuti all’Ucraina, quando si tratta di Tel Aviv, i dettagli sulle spedizioni di armi “sono più elusivi”.
Il rapporto, a tal proposito, lamenta gli “sforzi dell'amministrazione del Presidente degli Stati Uniti Joe Biden per nascondere gli importi completi degli aiuti e i tipi di sistemi attraverso manovre burocratiche”.
Inoltre, non si citano solo gli aiuti ricevuti dall’8 ottobre 2023, ma si sottolinea che il più forte alleato degli Stati Uniti in Medio Oriente, è anche il più grande beneficiario di aiuti militari statunitensi nella storia, con 251,2 miliardi di dollari in dollari al netto dell'inflazione dal 1959.
Questo foraggiamento continuo di armi a Israele ha avuto anche delle divisioni e critiche nell’opinione pubblica statunitense che, da sempre, per la maggior parte, ha approvato l’appoggio di Washington a Tel Aviv, dal momento che molti esperti e analisti ritengono che le munizioni finanziate inviate dagli Stati Uniti, sono state utilizzate dall'esercito israeliano per colpire campi profughi e scuole.
“La copertura diplomatica dell'America e il continuo flusso di armi verso Israele hanno assicurato la nostra innegabile complicità nelle uccisioni e per affamare forzatamente la popolazione palestinese assediata a Gaza”, hanno denunciato, lo scorso luglio, 12 ex funzionari governativi statunitensi del Dipartimento di Stato e dell'esercito statunitense, in una dichiarazione congiunta.
Seppur sempre di facciata, vista l’entità di alcuni massacri contro scuole, ospedali e campi di rifugiati palestinesi, l’amministrazione Biden ha dovuto in qualche modo criticare l’operato di Israele, alla fine lo stesso inquilino della Casa Bianca, Joe Biden ha rivendicato che “nessuna amministrazione ha aiutato Israele più di me”, in una dichiarazione fatta venerdì’ scorso.
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