Il massacro in Georgia e la retorica (insopportabile) dei neoliberisti

06 Settembre 2024 13:00 Francesco Erspamer

di Francesco Erspamer

La retorica dei neoliberisti è pura ipocrisia. Quella di Biden, per esempio, dopo che un quattordicenne ha ammazzato due compagni e due professori in una scuola dello stato della Georgia (la 385a sparatoria del 2024 con almeno quattro morti o feriti). Ogni anno negli Stati Uniti pistole e fucili troppo accessibili fanno migliaia di vittime ma dietro c’è un malessere diffuso, profondo, che genera sociopatie e imbecillità; parlo della sistematica e intenzionale distruzione del senso di appartenenza e dei legami comunitari in nome del mito dell’individualismo e della sua voluta conseguenza, il consumismo compulsivo di prodotti, abitudini e idee (la moda, il nuovo), ad arricchire smodatamente non solo l’industria delle armi ma anche e soprattutto quelle delle tecnologie fini a sé stesse e dell’intrattenimento solitario o comunque asociale, drogato.

In tale situazione Biden, come del resto qualsiasi altro piddino, si è limitato ad accusare i venditori di armi biasimandoli per l’epidemia di violenza che «continua a lacerare le nostre comunità».

Ma quali comunità. Non ci sono più comunità in America, solo «community» temporanee se non virtuali (su CNN proprio ieri veniva data evidenza alle scuse di una a me sconosciuta olimpionica nei confronti della «breakdance community»), aggregazioni prive di radici in uno specifico territorio del quale avere cura e nel quale costruire, nel tempo, rapporti, affetti, costumi, tradizioni: tutto cancellato in nome del culto della mobilità che i liberisti di destra alla Meloni e i liberal di sinistra alla Schlein stanno diffondendo anche in Italia.

Il fatto è che una comunità comporta limiti alle libertà private, dunque alle condizioni necessarie e sufficienti del neocapitalismo: essere parte di una vera comunità (non di una «community») non significa solo negare in nome del bene comune l'immaginario diritto di andare in giro armati ma anche parecchi altri diritti cari al neocapitalismo e perciò considerati «universali» e «umani», a cominciare dalla presunta libertà di rifiutare qualsiasi morale e cultura condivisa, qualsiasi dovere pubblico, che ostacolino la realizzazione ed espressione di sé stessi.
Comunità o individuo, tocca scegliere. Nessuno può servire a due padroni.

Le più recenti da I mezzi e i fini

On Fire

Trump: la guerra tra Israele e Iran è "finita" (IN AGGIORNAMENTO)

  AGGIORNAMENTI Ore 20:30 Il ministro della Difesa iraniano arriva in Cina per il forum sulla sicurezza Il ministro della Difesa iraniano Aziz Nasirzadeh è arrivato in Cina per un...

Che cos'e' la droga che i palestinesi avrebbero trovato negli "aiuti" di GHF?

  di Agata Iacono    Cos'è la droga che l'autorità palestinese avrebbe trovato mescolata alla farina dei cosiddetti aiuti umanitari gestiti dai contractors,  (leggi...

"Israele ha il coraggio di fare quello che l'Europa non ha il coraggio di fare". Il discorso shock della deputata di Fratelli d'Italia al Parlamento UE

"Israele ha il coraggio di fare quello che l'Europa non ha il coraggio di fare".  In un discorso shock pronunciato alla seduta plenaria dell'Europarlamento dello scorso 17 giugno, sfuggito alla totalità...

Pepe Escobar - L'intero pianeta è tenuto in ostaggio da una setta dedita al culto della morte

  di Pepe Escobar – Strategic Culture [Traduzione a cura di: Nora Hoppe]     Andiamo al sodo. Il devastante attacco all'Iran da parte dello psicopatico genocida “prescelto”...

Copyright L'Antidiplomatico 2015 all rights reserved
L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa