Il Ministero della Difesa britannico ha annunciato martedì l'invio di un "piccolo numero di ufficiali britannici addetti alla pianificazione" nei territori palestinesi occupati con il compito di supervisionare gli sforzi per il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza. Il gruppo includerà un comandante aggiunto a due striele che verrà incorporato nel Centro di coordinamento civile-militare (CMCC).
Secondo quanto dichiarato dal Ministero in un comunicato, l'obiettivo dello schieramento è garantire che il Regno Unito rimanga "integrato negli sforzi di pianificazione guidati dagli Stati Uniti per la stabilizzazione postbellica a Gaza". L'iniziativa rappresenta una risposta diretta a una richiesta avanzata da Washington.
Il Ministro della Difesa John Healey, in dichiarazioni rilasciate lunedì, ha sottolineato che il Regno Unito possiede "esperienza e capacità specialistiche che abbiamo offerto di mettere a disposizione" per gli sforzi di stabilizzazione nella regione.
Questo sviluppo si inserisce in un contesto più ampio di coinvolgimento internazionale. Nella prima metà di ottobre, gli Stati Uniti hanno dispiegato circa 200 soldati presso il CMCC, con il compito di supportare la logistica per l'arrivo degli aiuti umanitari e la ricostruzione del territorio palestinese. Anche la Germania ha assicurato l'invio di propri rappresentanti delle forze armate nei territori palestinesi.
Lo schieramento avviene nonostante le continue violazioni del cessate il fuoco raggiunto il 9 ottobre tra il Movimento di Resistenza Islamica Palestinese (HAMAS) e Israele. L'accordo, che prevede uno scambio di prigionieri, il ritiro graduale dell'esercito israeliano da Gaza e l'ingresso di aiuti umanitari, arriva dopo due anni di conflitto che secondo il Ministero della Salute di Gaza ha causato più di 68.000 morti e 170.203 feriti palestinesi.
Tuttavia, come riportato dai media locali, il regime israeliano ha continuato a violare il cessate il fuoco negli ultimi giorni, causando decine di ulteriori vittime a Gaza. Già all'alba di lunedì scorso, appena 48 ore dopo l'annuncio del "cessate il fuoco a tempo indeterminato", Israele aveva lanciato una nuova serie di bombardamenti sul nord e sul centro della Striscia.
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