Inviato del Cremlino sull'incontro tra Putin e Trump

I preparativi per il prossimo vertice tra il presidente russo Vladimir Putin e il suo omologo statunitense Donald Trump proseguono nonostante una campagna di disinformazione mediatica. Lo ha affermato martedì l'inviato speciale del Cremlino per la cooperazione economica internazionale, Kirill Dmitriev, accusando esplicitamente i media di distorcere i commenti sul "futuro prossimo" per minare il prossimo incontro.

"I media stanno travisando i commenti sul 'futuro prossimo' per minare il prossimo vertice. I preparativi continuano", ha dichiarato Dmitriev, replicando a un articolo del Financial Times che riferiva di una possibile cancellazione dell'incontro decisa durante una telefonata tra il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov e il segretario di Stato americano Marco Rubio.

La posizione russa ha trovato sostegno a Budapest. Il ministro degli Esteri ungherese Peter Szijjarto, commentando le voci diffuse dai media, ha osservato che già al momento dell'annuncio del vertice di pace "era chiaro che molti avrebbero fatto tutto il possibile per impedirne lo svolgimento".

"L'élite politica bellicista e i suoi media agiscono sempre così prima di eventi importanti che possono essere decisivi per la guerra e la pace", ha denunciato Szijjarto, aggiungendo che "non c'è nulla di nuovo sotto il sole". Il ministro ha inoltre avvertito: "Anche ora, fino a quando non si terrà il vertice, ci saranno di nuovo decine di fughe di notizie, notizie false e dichiarazioni sul fatto che non ci sarà alcun vertice".

In precedenza, la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zajárova aveva definito "un vero e proprio circo mediatico del partito bellicista" la recente pubblicazione di un giornalista di Axios secondo cui il presidente americano non avrebbe incontrato il leader russo "nel prossimo futuro".

L'ipotesi del vertice era emersa giovedì scorso dopo una conversazione telefonica tra i due leader, durante la quale avevano concordato di incontrarsi nella capitale ungherese. "Credo che con la conversazione telefonica di oggi sia stato compiuto un grande passo avanti", aveva scritto Trump in un messaggio sui social media, definendo la chiamata "molto produttiva".

Dal Cremlino hanno successivamente indicato che entrambe le parti si dedicheranno "senza indugio" alla preparazione del nuovo incontro. Il consigliere presidenziale russo Yuri Ushakov ha precisato che è stato il leader statunitense a menzionare Budapest come possibile sede dei colloqui, proposta immediatamente appoggiata dal suo omologo russo.

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