Manichino di Netanyahu appeso a una gru in Turchia (VIDEO)


Una protesta simbolica nella città turca di Trabzon, sul Mar Nero, ha innescato una nuova tensione diplomatica tra Israele e Turchia. Sabato, un manichino raffigurante il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu è stato esposto, appeso a una gru edile, con uno striscione che recitava: “Pena di morte per Netanyahu”.

Le immagini della manifestazione, divenute rapidamente virali sui social media e riprese dal quotidiano turco Yeni Safak, hanno provocato l’immediata condanna di Gerusalemme. Il Ministero degli Esteri israeliano ha pubblicato su X un video dell’accaduto, affermando che l’effigie è stata creata “con l'orgoglioso sostegno di un'azienda statale” e accusando le autorità turche di non aver denunciato “questo comportamento vergognoso”.


Secondo i media turchi, l’iniziativa è stata organizzata da Kemal Saglam, professore di comunicazione visiva presso un’ateneo locale. Saglam ha dichiarato che il gesto aveva l’intento simbolico di attirare l’attenzione sulle violazioni dei diritti umani a Gaza. Al momento, i funzionari turchi non hanno rilasciato una risposta ufficiale sull’incidente.

Le relazioni bilaterali, già tese da anni, si sono ulteriormente deteriorate in seguito agli attacchi del 7 ottobre 2023. Il Presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha ripetutamente accusato Netanyahu di condurre un “genocidio” a Gaza.

La controversia si inserisce in un contesto diplomatico delicato. La Turchia, il cui presunto influsso su Hamas è stato indicato come cruciale per facilitare il rilascio di ostaggi nell’ambito del piano in 20 punti dell’ex Presidente americano Donald Trump, è attivamente coinvolta nei negoziati. Venerdì scorso, Erdogan ha esortato gli Stati Uniti a esercitare maggiori pressioni su Israele, inclusi embarghi militari, per garantirne la compliance agli accordi.

Domenica, Netanyahu ha ribadito la sovranità di Israele sulle decisioni di sicurezza, affermando che sarà Gerusalemme a decidere quali forze straniere potranno partecipare a una eventuale missione internazionale a Gaza, lasciando intendere una netta opposizione a un ruolo delle forze turche nella Striscia.

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