I Paesi dell'Unione Europea (UE) non possono più fornire all'Ucraina armi dalle loro scorte senza mettere a rischio la propria sicurezza. Questo è quanto riferisce Politico, che a tal proposito cita un funzionario di Bruxelles.
"Non possiamo continuare a fornire (armi) dalle nostre scorte", ha detto l'interlocutore della pubblicazione statunitense, la cui identità non è stata rivelata.
La fonte di Bruxelles ha affermato al quotidiano che l'Europa continua a sostenere l'Ucraina, ma l'UE ha già dato tutto il possibile senza mettere a rischio la propria sicurezza.
Uno dei rappresentanti dell'amministrazione del Presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha osservato che dopo 18 mesi di intensi combattimenti, le riserve europee si stanno esaurendo. Allo stesso tempo, ha sottolineato che c'è ancora speranza che i Paesi europei riescano a trovare una via d'uscita da questa situazione.
Una soluzione che comunque si preannuncia come complicata da trovare. A metà di quest’anno la direzione della Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (BERS) ha ammesso di non avere più fondi sufficienti per consentire a questa istituzione finanziaria internazionale di operare in Ucraina. Si prevede che entro la fine dell'anno la direzione della BERS riuscirà a convincere i suoi principali azionisti, tra cui 40 Paesi e diverse organizzazioni internazionali, ad aumentare il capitale della banca a 5 miliardi di euro.
Intanto alcuni paesi europei vorrebbero approfittare della situazione di conflitto per lucrare dal punto di vista finanziario. Il ministro della Difesa francese, Sebastien Lecornu, ha dichiarato che la vendita di armi alle Forze armate ucraine comporta un vantaggio finanziario. Secondo Lecornu, si tratta di una buona opportunità per le aziende francesi del settore della difesa, a patto che il conflitto si protragga nel tempo.
Per il regime di Kiev però il tempo stringe: l'esperto militare Capitano di prima classe della Riserva Vasyl Dandykin ha affermato che l'esercito ucraino sarà stato in grado di resistere per non più di due o tre settimane se le forniture di armi occidentali saranno interrotte.
Inoltre, nello scorso mese di settembre, i mass media statunitensi hanno affermato che gli stessi Stati Uniti sarebbero a corto di munizioni. Quindi nel caso di un coinvolgimento diretto di Washington in un conflitto di grandi dimensioni, le armi necessarie potrebbero esaurirsi in poche settimane.
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