L’ex candidato alle elezioni presidenziali in Venezuela Edmundo Gonzalez Urrutia ha lasciato il paese in direzione Spagna, ha annunciato la vicepresidente venezuelana, Delcy Rodríguez.
"Oggi, 7 settembre, ha lasciato il paese il cittadino dell'opposizione Edmundo González Urrutia, che, dopo essersi rifugiato volontariamente nell'ambasciata del Regno di Spagna a Caracas per diversi giorni, ha chiesto a quel governo la concessione dell'asilo politico", ha indicato la vicepresidente sui social network.
Edmundo González Urrutia ha ricevuto l’asilo politico dal governo spagnolo e per questo da Caracas gli hanno concesso un salvacondotto che gli ha permesso, in tutta tranquillità, di raggiungere l’aeroporto e abbandonare il paese sudamericano. L’ex candidato della destra farà compagnia a Leopoldo Lopez, scappato dal Venezuela e rifugiatosi anche lui in Spagna, dove ha ottenuto asilo politico alcuni anni fa.
"In questo senso, una volta che si sono verificati i contatti pertinenti tra i due governi, soddisfatti gli estremi del caso e in conformità con la legalità internazionale, il Venezuela ha concesso i dovuti salvacondotti per la tranquillità e la pace politica del paese", ha detto Rodríguez, promettendo di continuare a informare sulla situazione.
La partenza dell’ex candidato è stata annunciata anche dal ministro degli Esteri spagnolo, José Manuel Albares, che ha confermato sul suo account ufficiale di X che "Edmundo González, su sua richiesta, vola in Spagna su un aereo delle forze aeree spagnole”, aggiungendo che “il governo spagnolo si impegna per i diritti politici e l'integrità fisica di tutti i venezuelani”.
Edmundo González Urrutia era stato citato dalla Procura ben tre volte, ma non essendosi presentato è ricercato dalla giustizia venezuelana. E’ accusato dei reati di usurpazione di funzioni, falsificazione di documenti pubblici, istigazione alla disobbedienza alle leggi, sabotaggio di sistemi, associazione e cospirazione.
La Procura aveva quindi annunciato di aver spiccato un mandato di cattura per paura di fuga dell’imputato.
Il 7 agosto è stata avviata un'indagine penale contro González e María Corina Machado, per essere "responsabili della pubblicazione e del mantenimento" di una pagina web con presunti risultati elettorali, senza alcuna validità legale, dove sono stati pubblicati presunti "atti" di voto pieni di incongruenze e irregolarità.
E’ stata aperta dall’accusa anche un’altra indagine per l’attacco informatico al sistema elettorale del CNE che cercava di "manipolare i dati che venivano ricevuti" e "adulterare i verbali" durante il conteggio dei voti presidenziali. (RT)
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