Le Forze armate yemenite hanno annunciato, questa mattina, di aver colpito la portaerei statunitense Eisenhower nel Mar Rosso.
Questo attacco, in parte, è la risposta ai bombardamenti congiunti di USA e Gran Bretagna della scorsa notte contro lo Yemen che hanno provocato la morte di 16 persone e il ferimento di altre 58.
Il generale di brigata Saree Yahya Sare'e Qasim, portavoce delle forze armate yemenite, ha precisato, durante una conferenza stampa, che l’attacco di questa mattina “è stato realizzato nell'ambito della risposta all'aggressione statunitense-britannica e per continuare ad appoggiare le rimostranze del popolo palestinese.”
Per queste ragioni “le forze armate yemenite hanno condotto un'operazione militare congiunta che ha avuto come obiettivo la portaerei statunitense ‘Eisenhower’ nel Mar Rosso”, ha spiegato Sare’è.
“L'operazione è stata condotta con una serie di missili balistici e il bersaglio è stato preciso e diretto,” ha aggiunto.
Le Forze armate yemenite hanno sottolineato che “non esiteranno a rispondere direttamente e immediatamente a qualsiasi nuova aggressione contro il territorio yemenita, colpendo tutte le fonti di minaccia e tutti gli obiettivi ostili statunitensi e britannici nel Mar Rosso e nel Mar Arabico.
Inoltre, gli Houthi hanno ribadito che “i crimini dell'aggressione statunitense-britannica non li dissuaderanno dall'adempiere al loro dovere religioso, morale e umanitario nei confronti del popolo palestinese e che le loro operazioni continueranno fino a quando l'aggressione non cesserà e l'assedio del popolo palestinese oppresso nella Striscia di Gaza non sarà revocato.”
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