di Gilberto Trombetta


Durante l’audizione in commissione di oggi, il Ministro dell'Economia e delle Finanze, Roberto Gualtieri ha detto che «i prestiti dei vari strumenti europei, siano essi Recovery Fund, SURE o MES, sono tutti senior». Cioè sono tutti creditori privilegiati.


Se esistono dei creditori privilegiati, vuol dire che altri, rispetto ad essi, diventeranno subordinati.


Per esempio, ma non solo, tutti i detentori dei normali titoli di Stato italiani (BTP e i BOT).


Solo per il recovery Fund l’Italia contrarrebbe circa 130 miliardi di prestiti senior. Si tratta del 5,2% dell’intero debito pubblico.

Questo senza contare gli altri strumenti di prestito, sempre senior, a cui il Governo intende ricorrere (SURE, MES) che porterebbero la quota sul totale intorno al 10%.


Una cosa che avrebbe effetti devastanti sullo spread, cioè sugli interessi passivi che verrebbero in quel caso richiesti dagli investitori per acquistare un titolo di debito italiano, nei fatti subordinato

Da prof sono....#Gualtieri, laureato in storia, con la massima nonchalance dichiara, leggendo suggerimenti dal cell, che i loans del #RecoveryFund sono #senior (novità) e che non avranno impatto sul sottostante (falso)

Praticamente peggio del #Mes#Senato #Conte #Governo https://t.co/AktpemYeM9

— Prof Michele Geraci (@michele_geraci) July 28, 2020