"Uomo morde cane". La Corea del Nord pubblica il rapporto sulla violazione dei diritti umani in Europa


Uomo morde cane? Questa si che è una notizia! La Corea del Nord va al contrattacco e pubblica il Rapporto del suo Istituto per i Diritti Umani dedicato all’Europa: nessuna (rediviva) fidanzata di leader fucilata per i suoi film porno o fratellastri di capi di governo uccisi con il Sarin in qualche aeroporto o tante altre bufale – ad esempio, si veda qui, qui, qui, qui, qui, qui … - certosinamente raccolte e confutate da chi scrive. Nel Rapporto, invece, solo una sfilza di dati, per noi sudditi europei assolutamente ovvi, ma che, a pensarci bene, sono una indiscutibile violazione dei diritti umani. Ad esempio, il crescente numero di donne costrette a rinunciare alla maternità per paura di perdere il posto di lavoro, i milioni di lavoratori licenziati negli ultimi anni, gli innumerevoli europei che non si possono permettere più cure mediche…



Certo, il Rapporto (almeno la sua sintesi pubblicata su internet) avrebbe potuto essere più completo e, magari, meno impreciso ma, già così, serve a farci aprire gli occhi.

Francesco Santoianni

P.S. La frase (l’avrebbe detta, nel 1868, un giornalista del New York Sun, John Bogart) "Quando un cane morde un uomo non fa notizia, perché capita spesso. Ma se un uomo morde un cane, quella è una notizia" è una delle citazioni più note sul giornalismo. Non a caso, la sorte di milioni di persone oggi in Europa si direbbe non interessi più ai nostrani mass media.

p.s. La fretta mi ha fatto tradurre la sigla UU.EE. riportata nel riquadro in lingua spagnola dell’istituto della Corea del Nord
http://www.kcna.kp/kcna.user.article.retrieveNewsViewInfoList.kcmsf
come Unione Europea e non già Estados Unidos.
Il Report dell’Istituto, quindi, si riferisce alla violazione dei diritti umani negli Stati Uniti e non già in Europa. Una circostanza che, comunque, non cambia certo il senso dell’articolo che, con questa aggiunta è stato deciso di lasciare on line.
Mi scuso, comunque, della svista con i lettori.
Francesco Santoianni


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