Italia serva degli USA sulla Siria. Mosca:"Assad legittimo Presidente"

16 Marzo 2021 18:07 Francesco Guadagni

Coerentemente a quanto fatto negli ultimi 30 anni dai suoi predecessori, il Ministro degli Esteri Di Maio, si genuflette a Washington, in questo caso al segretario di Stato USA, Antony Blinken e, con i suoi omologhi di Francia e Germania, rispettivamente, Jean-Yves Le Drian ed Heiko Maas attuano l'ennesima e vergognosa ingerenza negli affari interni della Siria.

I 3 ministri hanno sentenziato che "le elezioni presidenziali siriane proposte quest'anno non saranno né libere né eque, né dovrebbero portare a qualsiasi misura di normalizzazione internazionale con il regime siriano".

"Le nostre nazioni si impegnano a rinvigorire la ricerca di una soluzione pacifica che protegga i diritti e la prosperità futura di tutti i siriani, sulla base della risoluzione 2254 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite", hanno aggiunto. “È essenziale un chiaro progresso verso un processo politico inclusivo e la fine della repressione del popolo siriano. Non possiamo permettere che questa tragedia duri un altro decennio ". Effettivamente non possono armare e finanziare i loro terroristi con una guerra per procura in eterno, visti i deludenti risultati.

Non poteva mancare un riferimento al "dittatore" Assad ed ai suoi sostenitori che "sono responsabili degli anni di guerra e delle sofferenze umane che ne sono seguite".

Presente, tra l'altro, una non tanto velata minaccia di guerra, mettendo in guardia Damasco dal mancato rispetto della Convenzione sulle armi chimiche. A tal proposito, emergono sempre più dettagli sulla manipolazione dei rapporti da parte dell'OPCW in merito soprattutto, agli attacchi verificatesi a Douma, ad aprile 2018.

Il governo siriano ha ripetutamente negato le accuse di utilizzo di sostanze tossiche e insiste sul fatto di aver respinto un'aggressione di terroristi internazionali aggravata dall'intervento militare di potenze straniere.

Intanto, l'inviato ONU per la Siria, Geir Pedersen ha chiesto l'istituzione di un nuovo formato internazionale per risolvere il conflitto in Siria con la partecipazione di Stati Uniti, Russia, Iran, Turchia, Paesi della Lega Araba, Unione Europea e i restanti membri permanenti delle Nazioni Unite Consiglio di Sicurezza.

Mosca frena USA, Italia, Francia e Germania

Oggi, il Portavoce del Cremlino, Dmitrij Peskov, durante una conferenza stampa ha ricordato che, in alcune aree della Siria, "la situazione è ancora molto difficile e gli elementi terroristici sono ancora presenti, il che impedisce la normalizzazione della situazione, ma nonostante ciò la cooperazione continua. Ci sono differenze anche sulla Siria".

Il portavoce presidenziale russo ha ribadito che il Cremlino è pienamente convinto della legittimità del presidente siriano Bashar al-Assad, precisando: “Siamo convinti che Assad sia il legittimo leader dello Stato siriano. Alla domanda se il Cremlino sia d'accordo con la necessità di creare nuove formule per risolvere la crisi siriana, Peskov ha spiegato: "Le formule attuali funzionano, ma, ovviamente, vorremmo vedere le loro efficienze e risultati. Le cose stanno andando molto difficilmente con il Comitato costituzionale. Bisogna continuare a lavorarci, perché non vediamo un'alternativa". Infine, Peskov ha annunciato che il Cremlino invita i paesi arabi e occidentali ad allontanarsi dalla politica di isolamento sula Siria e riprendere il dialogo con Damasco.

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