E' la sovranità, bellezza! Il Giappone approva un nuovo piano di stimoli da 430 miliardi di euro

23 Novembre 2021 17:00 Gilberto Trombetta

56 mila miliardi yen. Circa 430 miliardi di euro.
A tanto ammonta il nuovo piano di stimoli messo in campo dal Governo giapponese per aiutare l’economia del Paese, il terzo degli ultimi 2 anni.
Una cifra, quella messa in campo dal Giappone, che ammonta al 57% di tutto il Recovery Fund che è destinato però a ben 27 Paesi.
E di cui all’Italia spettano, realmente a fondo perduto, solo una manciata di miliardi.
E che comunque, tenendo conto anche dei prossimi contributi al bilancio europeo, non saranno sufficienti a far diventare per la prima volta l’Italia percettore netto.
Una ventina di miliardi in cambio dei quali il Governo Draghi si è impegnato a portare avanti un abnorme piano di riforme lacrime e sangue: svendita dei beni pubblici rimasti, ritorno della riforma Fornero, taglio della spesa pubblica (a partire da quella sanitaria), riforma del catasto e via dicendo.
Le solite riforme che da 30 anni ci vengono chieste dall’Unione Europea.
Le solite riforme che la nostra classe politica non vede l’ora di realizzare.
E che spiegano perché avesse bisogno, la nostra classe politica, della scusa del vincolo esterno.
Sono passati quasi 10 anni dall’articolo di Zingales sul Sole 24 Ore in cui sosteneva che la differenza tra Giappone e Grecia fosse di soli 3 anni.
In cui sosteneva cioè che il Giappone sarebbe fallito entro il 2015 a causa del suo grande debito pubblico.
Quando uscì quell'articolo il rapporto debito/PIL del Giappone era del 230%.
Oggi è del 256,9%.
Ma il Giappone, lungi dal fallire, non ha problemi di sostenibilità del debito.
Né di tassi di interesse sul debito.
Perché?
Perché la Banca Centrale del Sol Levante compra titoli di stato come se non ci fosse un domani.
Garantendo quindi sia la sostenibilità del debito, sia il mantenimento dei tassi di interesse intorno allo 0%.
«È la sovranità, bellezza! La sovranità! E tu non ci puoi far niente! Niente!».

Le più recenti da Lo Squillo

On Fire

Quello che ho visto durante la manifestazione per la Palestina del 5 ottobre

di Agata IaconoSono andata alla manifestazione per la Palesina a Roma il 5 ottobre. Volevo fare sentire anch'io la mia infinitesimale voce, presenza, vicinanza, al popolo palestinese dopo un anno dal più...

Emmanuel Todd a l'AntiDiplomatico: "Possiamo salvarci solo accettando la sconfitta della NATO in Ucraina"

di Alessandro BianchiIncontriamo Emmanuel Todd nella sede romana di Fazi, l’editore che ha pubblicato la versione italiana del suo bestseller “La sconfitta dell’Occidente”. Storico,...

Come si è estinta la democrazia negli Stati Uniti. l'AntiDiplomatico intervista Chris Hedges

di Alessandro BianchiE' autore di War Is a Force That Gives Us Meaning (2002), best seller che è stato finalista dei National Book Critics Circle Award. Ha insegnato giornalismo alle università...

AGGIORNAMENTO - E' viva la donna che aveva esposta la bandiera russa a Odessa

  AGGIORNAMENTO 15 OTTOBRE 2024di Leonardo Sinigaglia Elena Chesakova è viva!La donna di Odessa che ha sventolato il tricolore russo sul piedistallo della statua a Caterina II qualche giorno...

Copyright L'Antidiplomatico 2015 all rights reserved
L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa