Una vasta ondata di manifestazioni ha attraversato i continenti per condannare gli attacchi israeliani in Iran, che hanno causato vittime civili e militari. A Londra, New York, Chicago e Sana'a (dove un milione di yemeniti ha marciato), i dimostranti hanno invocato la fine dei bombardamenti e chiesto a USA e UK di tagliare gli aiuti militari a Israele, denunciando "crimini di guerra".
In Pakistan e India, attivisti hanno espresso sostegno al diritto iraniano all'autodifesa, mentre a Seul si sono radunati davanti all'ambasciata israeliana. Un tema unisce le proteste: l'accusa agli Stati Uniti e ai loro alleati di essere complici, garantendo a Israele un'impunità percepita che alimenta il conflitto. A Mumbai, il console iraniano Mohseni Fard ha rivendicato il successo della rappresaglia di Teheran contro obiettivi israeliani e la distruzione di caccia statunitensi.
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