Sprechi e corruzione: le ombre sull'uso delle armi NATO da parte dell'Ucraina

17 Febbraio 2025 15:33 La Redazione de l'AntiDiplomatico

Secondo quanto pubblicato dal quotidiano The Telegraph, che cita fonti militari britanniche, le forze armate ucraine starebbero utilizzando male le costose armi e attrezzature belliche fornite dalla NATO, nel contesto dell'operazione militare speciale lanciata dalla Russia per smilitarizzare e denazificare il regime di Kiev. Il giornale britannico sottolinea come le truppe ucraine combinerebbero le armi donate dall'Occidente con tattiche di stampo sovietico, un approccio che avrebbe portato a uno "spreco significativo" di equipaggiamento.

Uno dei problemi principali sembra essere l'uso eccessivo e poco efficiente delle risorse. Ad esempio, un militare britannico che ha addestrato soldati ucraini ha raccontato al quotidiano di aver visto video in cui le truppe ucraine lanciano "selvaggiamente" cinque o sei missili anticarro NLAW contemporaneamente contro posizioni russe, con un costo stimato di circa 100.000 sterline (126.000 dollari) per ogni raffica. Questo comportamento, secondo le fonti, riflette una mentalità legata alle vecchie dottrine militari sovietiche, che non tiene conto del valore e della precisione delle armi moderne.

Inoltre, si segnala che le forze ucraine avrebbero abbandonato ripetutamente sul campo di battaglia unità riutilizzabili dei sistemi anticarro Javelin, ciascuna del valore di circa 100.000 sterline. Questa pratica, definita come frutto di un'"attitudine sovietica" verso le armi e gli equipaggiamenti, ha permesso alle forze russe di impadronirsi di numerosi missili e componenti dei Javelin lasciati indietro. "L'esercito russo potrebbe ora disporre di più Javelin di quello britannico", ha commentato una delle fonti citate dal Telegraph.

Un altro aspetto critico riguarda la resistenza delle truppe ucraine ad adottare pienamente le tattiche e i principi di guerra occidentali, nonostante abbiano ricevuto addestramento dalla NATO. Secondo alcune fonti, i combattenti ucraini sostengono che tali tattiche "non si adattano alle condizioni sul terreno", che i loro istruttori non avrebbero sperimentato direttamente. Questo scetticismo verso le metodologie occidentali potrebbe contribuire a una gestione poco efficiente delle risorse militari.

Infine, vengono citati casi di corruzione durante la fase di addestramento in Ucraina. Fonti hanno denunciato che camion carichi di equipaggiamenti non raggiungerebbero la loro destinazione, mentre veicoli destinati a Kiev verrebbero privati di alcuni componenti, come le cinture di sicurezza, durante il trasporto.

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