Yemen, pesante attacco aereo di Israele, USA e Gran Bretagna

20 Luglio 2024 18:20 La Redazione de l'AntiDiplomatico

La città yemenita di Hodeida è stata bersaglio di un attacco aereo che ha provocato un grande incendio in un deposito di carburante in un'area portuale.

Al Arabiya riferisce, citando fonti anonime, che l'attacco è stato lanciato congiuntamente dalle forze israeliane, statunitensi e britanniche, coinvolgendo una dozzina di aerei israeliani, inclusi caccia F-35.

Immagini e video che circolano sui social mostrano come enormi fiamme coprano le infrastrutture di quella zona della città.

Il Ministero della Sanità dello Yemen ha comunicato che diverse persone sono state uccise in seguito all'attacco, che ha causato anche feriti.

L'operazione avviene un giorno dopo l'attacco di droni lanciato dagli Houthi contro la città di Tel Aviv, scatenando minacce di ritorsioni da parte di Israele.

Il portavoce del governo yemenita, Mohammed Abdulsalam all’emittente Al Masirah ha dichiarato che con questi attacchi “il nemico cerca di fare pressione sullo Yemen affinché smetta di sostenere Gaza, ma è un sogno che non si avvererà.”

Inoltre, ha aggiunto che “questa brutale aggressione non farà che accrescere la determinazione del popolo yemenita, la fermezza delle sue forze armate e il crescente sostegno a Gaza”, ricordando che “il popolo yemenita è in grado di affrontare tutte le sfide con l'aiuto di Allah e nel perseguimento della vittoria per il popolo oppresso della Palestina.”

Il Ministro del Petrolio e dei Minerali yemenita ha confermato ad Al Masirah, nonostante il brutale attacco, che "la situazione dell'approvvigionamento è stabile e disponiamo di scorte adeguate di derivati ??del petrolio."

Secondo il portale Axios, che ha citato funzionari statunitensi e israeliani, l’attacco è stato lanciato da Tel Aviv in coordinamento con Washington e la coalizione internazionale anti-Houthi.

L'episodio è stato preceduto dal colloquio tenutosi ieri tra il ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant, e il suo omologo, Lloyd Austin, nonché da successive consultazioni tra funzionari militari dei due paesi.

Oggi, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu si è incontrato con il suo gabinetto di sicurezza per dare il via libera agli attacchi.

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