Gli Stati Uniti hanno recentemente ostacolato la cooperazione internazionale per frenare la diffusione della pandemia di coronavirus, ha osservato oggi l'ambasciata cinese a Washington sul suo sito web.
"Ciò che gli Stati Uniti hanno fatto negli ultimi anni ha seriamente minato il lavoro delle istituzioni multilaterali, inclusa l'OMS, e ha creato seri ostacoli alla cooperazione internazionale su covid-19", secondo la diplomzia cinese.
La missione diplomatica ha richiamato l'attenzione sul fatto che, nonostante ciò, gli Stati Uniti continuano ad agire "come al solito" e lanciano accuse contro altri paesi che sostengono fortemente l'OMS. "Con un tale track record, come puoi conquistare la fiducia del mondo intero?", è la domanda che pone Pechino.
Allo stesso tempo, i rappresentanti del governo cinese hanno espresso la speranza che gli Stati Uniti adottino un atteggiamento serio, trasparente e responsabile, e "sosterranno il lavoro dell'OMS con azioni reali e daranno il dovuto contributo alla cooperazione internazionale nella lotta contro il covid-19" .
Queste dichiarazioni sono arrivate dopo che Jake Sullivan, consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti, ha annunciato ieri che Washington è preoccupata per il modo in cui sono stati diffusi i primi risultati delle indagini del team dell'OMS arrivato in Cina per indagare sull'origine del coronavirus. "È importanteche questo rapporto sia indipendente, con i risultati degli esperti liberi da interventi o alterazioni da parte del governo cinese", ha spiegato il funzionario, oltre a sottolineare che "proteggere la credibilità dell'OMS è una priorità fondamentale".
Insomma, la guerra contro Pechino prosegue, nonostante Biden.
Già lo scorso 4 febbraio, come già smentito innumerevoli volte( qui, qui e qui, i link di riferimento e con fonti non di parte), ma insinuato solo a scopi propagandistici contro la Cina, l'Organizzazione mondiale della Sanità, OMS, aveva ribadito che Il Covid-19 non è "sfuggito" da un laboratorio cinese a Wuhan.
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