La propaganda al Senato dell'Ambasciatore israeliano smentita da 2 suoi ex colleghi

10 Giugno 2021 12:00 Francesco Guadagni

In audizione alla Commissione esteri del Senato della Repubblica italiana, l'ambasciatore israeliano Dror Eydar ha sfoderato il campionario propagandistico di chi mente da 73 anni. Non solo per giustificare l'aggressione recente di Gaza che ha prodotto 230 morti (65 bambini!) e quasi 2000 feriti, ma, più in generale, decenni di crimini e occupazione della Palestina.

Non potevano mancare, ad inizio intervento, i ringraziamenti. Del resto, le dichiarazioni vergognose della Farnesina e il servile corteo al Portico d'Ottavia hanno portato Colonia Italia ad un livello di servilismo mai toccato prima. Quindi, mai così dovuti come in questa circostanza.

Il campionario abbiamo detto è stato totale. Si è partiti dalla "storia". L'Ambasciatore ha ricordato che "il popolo ebraico è tornato nella storia e poi alla sua antica terra". Antica terra? Strano, prima della Palestina, come abbiamo già analizzato in precedenza:

"Theodor Herzl nel 1897, con la fondazione del sionismo. Non mi soffermerò a lungo sul movimento sionista. Mi limiterò a ricordare che teorizzava il diritto per gli ebrei di fondare uno stato ebraico, ovunque fosse stato possibile. Uno stato che avrebbe accolto tutti gli ebrei che avessero voluto viverci perché il paese in cui abitavano non garantiva loro la serenità di cui necessitavano. Furono presi in esame diversi paesi, Argentina, Ecuador, Suriname, Amazzonia, Uganda, Kenya, Stati Uniti d'America, Canada, Australia, ma alla fine la scelta cadde sulla Palestina".

In un momento dell'intervento che ha avuto quasi dell'esilarante, Dror Eydar ha affermato come Israele "si è ritirato dalla Striscia completamente. Abbiamo portato via anche i nostri morti". Si tratta di un'affermazione quanto meno fuorviante dal momento che l'esercito israeliano è ai suoi fianchi e limita gli spazi per coltivare le terre e la pesca. Non solo, come Gianpiero Mughini, che voleva passarci le vacanze, addirittura il diplomatico sostiene che Gaza avrebbe potuto essere come Singapore. Davvero, che peccato! Se non fosse per l'assedio anche economico che si consuma contro Gaza dal 2007 che è costato 16,7 miliardi di dollari, come si legge da un report della Conferenza delle Nazioni Unite sul commercio e lo sviluppo (UNCTAD), altro che Singapore.

Eydar, oltre a descrivere Gaza solo per un covo di terroristi di Hamas, ricorda che è "ridicolo" il motivo degli ultimi attacchi giustificati dalla protesta degli sfratti a Sheikh Jarrah, a Gerusalemme, in quanto, il quartiere, "Shimon Hatzadik, era ebraico prima del 1948." O meglio: "Dopo la pulizia etnica degli ebrei del luogo, avvenuta nel 1948, le famiglie palestinesi hanno occupato quelle case". Insomma, nel 1948 quando 750.000 palestinesi furono espulsi dalle loro terre ebbero pure il tempo a loro volta per compiere una pulizia etnica. O se vi fa piacere, secondo Eydar chi commise la pulizia etnica ebbe pure il tempo di subirla. Sull'argomento lo rimandiamo alla lettura di un libro di un suo connazionale, Ilan Pappé, intitolato 'La Pulizia etnica della Palestina'.

Ma il diplomatico non aggiunge che la reazione di Hamas è dovuta all'invasione e all'aggressione della polizia israeliana contro i palestinesi nella Moschea di al Aqsa, luogo sacro per i musulmani. Come avrebbe reagito Israele ad un assalto al Muro del Pianto?

Stucchevole risulta il paragone militare tra la Resistenza palestinese e un paese armato di tutto dall'Occidente e la presunta umanità di Israele nel colpire gli obiettivi. Addirittura, il diplomatico sostiene "prima di colpire, chiamiamo telefonicamente tutti i civili presenti in un edificio identificato come legittimo bersaglio militare, perché sede di Hamas o di depositi di armi, e chiediamo di lasciare il luogo." La cosa inquietante, tra l'altro, come fa Israele ad avere tutti i recapiti telefonici dei palestinesi di Gaza?

Altro capolavoro di propaganda, è il mancato rispetto dei diritti umani a Gaza, fatto di cui molti attivisti internazionali, per non dire tutti, non hanno mai menzionato. Sulla Libertà di stampa, ricordiamo che la Torre dei Media di Gaza è stata colpita dall'aviazione israeliana e che continuamente esercito o polizia di Tel Aviv arrestano senza troppi complimenti i giornalisti.

Il punto di massima ipocrisia dell'intervento di S.E. Eydar è il mettere insieme in un unico calderone ISIS, il Mein Kampf di Hitler, con lo statuto di Hamas per farlo passare come il male assoluto con il quale Israele si deve confrontare quotidianamente. Eppure la Corte Penale Internazionale indagherà proprio sui crimini di guerra commessi da Israele in Palestina, nonostante le sue proteste e quelle degli Usa. Si indagherà anche su Hamas, perché il Movimento di Resistenza ha preteso che si indagasse anche sul suo operato. Una bella differenza.

L'ambasciatore sostiene che i palestinesi "nessuno li ha deportati o espulsi. Anzi: noi ci curiamo del loro benessere, del loro sostentamento e della loro incolumità.", peccato che due sue ex colleghi Ilan Baruch e Alon Liel ambasciatori di Israele in Sudafrica hanno sostenuto "gli insediamenti illegali israeliani sono ispirati al progetto sudafricano Bantustan, che era il prodotto della discriminazione razziale proposta dai bianchi con disprezzo per i neri."

"Bantustan - secondo i due ex diplomatici - si riferiva a ciascuno dei venti territori che operavano come riserve tribali non bianche in Sud Africa e Africa sud-occidentale (l'attuale Namibia), nel quadro delle politiche segregazioniste imposte durante l' era dell'apartheid", e ricordano come "oggi la Cisgiordania è composta da 165 'enclavi', cioè comunità palestinesi circondate” da insediamenti israeliani..

Hanno denunciato che "l'allora Sudafrica e Israele lavoravano per contrastare l'autonomia politica e la vera democrazia, espellendo gradualmente queste popolazioni [rispettivamente neri e palestinesi] dalle loro terre e concentrandole" in aree "dense e fratturate".

Eydar parla del governo di Hamas come dei ladroni che intascano miliardi di dollari mentre fanno vivere la popolazione nella fame. Perché non cita i casi di corruzione in cui è implicato Benjamin Netanyahu che tante proteste hanno provocato in Israele?

Infine, se Hamas è un'organizzazione ritenuta terrorista di assassini feroci, bisogna anche ricordare le stragi commesse per mano dell' Haganah e del suo braccio armato, il Palmach, così come dalla Banda Stern, l'Irgun e altre bande paramilitari sioniste.

Come vi abbiamo riportato su l'Antidiplomatico, "tra il 1939 ed il 1948 lo stato d'Israele non esisteva ancora. Esistevano, tuttavia, già bande armate di sionisti, che provvidero a cominciare la "pulizia etnica" della Palestina, supportati dall'esercito inglese, di stanza in Palestina grazie al mandato britannico."

Qui link l'elenco delle stragi commesse dalle bande armate sioniste.

L'Ambasciatore Eydar fa il suo mestiere e il suo intervento fa parte del gioco delle parti. Quello che ci preme sottolineare in conclusione e che è davvero inquietante è il fatto che queste menzogne diffuse al Senato rimbobano ancora più forte per il livello della platea politica italiana totalmente appiettita sulla propaganda più estremista di Tel Aviv. Ad un livello che non si era mai visto in precedenza nella storia del nostro paese. Le mobilitazioni di massa a sostegno della Palestina e le decisioni dei portuari italiani (e non solo) di non caricare le armi che Israele avrebbe usato per perpetrare i suoi crimini sono il segnale più forte di come quelle menzogne fanno sempre meno eco nell'opinione pubblica.

*Si ringrazia per la preziosa collaborazione Paola Di Lullo

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