Il saccheggio in una foto. Gigantesco convoglio Usa con il petrolio rubato alla Siria

07 Novembre 2021 13:14 La Redazione de l'AntiDiplomatico

Sono immagini davvero impressionanti. Un convoglio che si estende per chilometri composto da camion che trasportano petrolio dal nord est della Siria, zona controllata dalle milizie curde, verso le basi degli Stati Uniti d'America in Iraq.

Scene che in Siria si vedono ogni giorno, immortalata però questa da un drone e pubblicate da Rusvesna che danno idea del furto continuato a danno di una popolazione che per il prossimo inverno subirà una carenza di carburante anche per i riscaldamenti.

Lo scorso anno fu denunciato come i siriani furono costretti a bruciare le pezze per potersi riscaldare, come denunciò Georges Sabé, frate Marista Blu di Aleppo

Eppure la Siria prima del 2011 era esportatrice di petrolio.

Si parla di ritiro degli Usa dalla Siria, della sua permanenza contro i terroristi dell'ISIS e per proteggere le milizie curde delle FDS dalle ritorsioni dei turchi.

La verità è che se un giorno gli statunitensi lasceranno la Siria è perché hanno rubato fino all'ultima goccia di petrolio siriano.

All'inizio del 2021 Ghassan Halim Khalil, governatore di Hasakah, nord est della Siria, rivelò che statunitensi e curdi rubano 140.000 barili di petrolio al giorno. Mentre l'allora ministro siriano del petrolio Basam Tomeh, lo scorso marzo, quantificò in 92 miliardi dollari il saccheggio di petrolio e sabotaggi vari da parte di Washington e milizie alleate.

Si ricorda che, oltre al petrolio, son migliaia le tonnellate di grano rubate sempre da Washington e dai suoi scagnozzi.

Una pratica che dopo l'amministrazione di Donald Trump, repubblicana, non cambia con quella "democratica" Joe Biden.

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