di Giuseppe Masala
Gli spasmi della zona euro, ricordo, vanno contestualizzati all'interno del cataclisma in corso nel mercato Forex e che io ho chiamato Dollar Trap.
Ecco, le cose non migliorano ma anzi peggiorano, e il bello è che peggiorano in senso non ortodosso. Mi spiego, tutti i paesi emergenti vedono sprofondare le proprie valute nei confronti del Dollaro, e - contro qualsiasi ortodossia - a maggiori emissioni di dollari della banca centrale Usa corrisponde non un abbassamento della tensione e dunque una stabilizzazione dei cambi ma una vera e propria corsa all'accapparramento del dollaro a qualsiasi prezzo e a qualsiasi tasso (sono gli scherzi del mercato globalizzato e della Dollar Dominance ereditata da Bretton Woods).
Desta particolare preoccupazione la Turchia (ricordo che nel paese le banche europee sono esposte per centinaia di miliardi di euro). Le autorità turche ieri hanno ristretto e di molto la possibilità di effettuare transazioni in lire verso l'estero di fatto vietando la possibilità di accendere swap con le banche straniere lira turca/dollaro che servono a consentire l'approvvigionamento e i ritiri di dollari dalle banche turche per i cittadini che hanno acceso c/c in valuta. Di fatto si tratta di un corralito sui conti in valuta estera accesi dalle banche turche. Risultato finale la lira turca sprofonda a 7,17 per 1 dollaro.
Pure in Eurozona le cose non migliorano. I prestiti in dollari concessi dalla Bce alle banche europee sono a 144 mld ma ormai ben 137 miliardi sono a 84 giorni e non i soliti 7 giorni.
Interessante che quando si parla di monete in realtà si tratta di politica estera. La Turchia ovviamente sta pietendo uno Swap dalla Fed, risulta che sono arrivati anche a disattivare il sistema antiaereo S-400 russo che ha fatto arrabbiare Washington, ma la Fed non si lascia impietosire. Stanno strangolando il Sultano della Sublime Porta.
Chissà qual è il prezzo politico che Washington ha preteso per i 144 mld di dollari prestati alla Bce per evitare che fallisse mezzo sistema bancario europeo in piena dollar trap?
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