Tecnologia: i videogames di ieri, di oggi e di domani

Strano a dirsi ma i videogiochi esistono da quasi un secolo. La narrazione inizia negli anni '50 quando Ralph Baer, il vero creatore di videogiochi, vide l'opportunità di introdurre il concetto di console televisive man mano che i televisori diventavano più popolari e convenienti. Creò quindi una piccola scatola marrone unica al fine di lanciare il gioco Magnavox Odyssey, che ha venduto 130.000 unità nel suo primo anno.

Gli anni Settanta e la Silicon Valley negli States

Più tardi, all'inizio degli anni '70, Nolan Bushnell e Ted Dabney svilupparono il primo gioco arcade Computer Space, basato su un gioco precedente di Steve Russell chiamato Spacewar e poi fondarono Atari lo stesso anno. I primi prototipi di videogiochi furono creati nei laboratori negli anni '60, ma fu l'introduzione di Pong da parte di Atari nel 1972 che contribuì a far ripartire l'industria. Da allora, l'industria del gioco ha continuato a svilupparsi. Dire Atari per almeno una generazione di appassionati di videogames, è sinonimo di qualità e di inventiva. Parliamo infatti degli anni d’oro del gaming e dei primi passi in termini di industria videoludica.

Il cambio di passo degli anni Ottanta: arrivano i giapponesi


Una corsa tecnica iniziò all'inizio del secolo e Nintendo fece debuttare il sistema di casa Nintendo Entertainment System (NES) nel 1985, dando la priorità ai giochi di alta qualità e al marketing costante per riconquistare il mercato esitante. L'enorme successo del NES ha rilanciato il business delle console grazie a giochi come Duck Hunt, Excitebike e l'introduzione di Mario in Super Mario Bros.

Gli anni Novanta: quando il gaming si colora di grunge e di controcultura
Nel 1994, Sony ha introdotto la PlayStation, che utilizzava i CD-ROM invece delle cartucce per aumentare lo spazio di archiviazione per i singoli giochi. È stata la prima console a vendere oltre 100 milioni di copie nella storia, ma è stato l'emergere di Internet a spingere questo business da milioni a miliardi di entrate. Ora gli anni Novanta sono importanti, in quanto per il settore della videoludica rappresentano la prima vera tappa fondamentale per tutto quello che si vedrà di lì a poco. I capitali messi a rischio diventano più importanti e ci sono giochi e console che arrivano da più parti. Inizia infatti la produzione di giochi dal basso con tutto quello che questo porterà nel tempo. Nonostante sia difficile vederlo dall’interno, analizzando oggi questo decennio ci appare evidente come in termini di industria, sia stata una tappa fondamentale, con tutti i pro e i contro. Ci sono infatti anche le prime perdite e la crisi che ne conseguirà. Il tutto però ci porta alla cosiddetta terza fase, che verrà inaugurata proprio durante il nuovo millennio.

Il videogioco del 2000

Microsoft ha rilasciato la rete di gioco online Xbox Live nel 2001 per un abbonamento mensile, fornendo ai giocatori funzionalità di matchmaking multiplayer e chat vocale, che sono diventate immediatamente un must per i consumatori. Nel frattempo, Blizzard è entrata a far parte del settore degli abbonamenti Massive Multiplayer Online (MMO) su PC con l'uscita di World of Warcraft nel 2004.

MTV Games ha lanciato Rock Band nel 2007. Due anni dopo, Angry Bird ha conquistato Internet. Da allora, non ci sono state prove del rallentamento dell'industria dei giochi. Durante gli anni che vanno dal 2010 al 2019 assistiamo a un altro step importante, quello delle realtà di gioco mobili, cioè attraverso le app per smartphone e tablet. In questo periodo ha assunto un ruolo centrale anche l’industria del gambling digitale con attrattive come il blackjack online che ha avuto e ha ancora un certo risalto tra gli appassionati di gioco d’azzardo legale.

I giorni nostri per l’industria del gioco


Passando ai giorni nostri, dove la realtà virtuale sta investendo il mondo man mano che diventa più realistica e divertente. Giochi come Hitman 3 e Jurassic World: Aftermath stanno diventando sempre più popolari e stanno trasformando l'industria dei videogiochi.

Con l'aumento della popolarità di NFT e criptovalute, sta emergendo un nuovo concetto in cui alcune piattaforme di gioco per guadagnare utilizzano i token NFT come ricompensa. Oneto11, è il primo ecosistema di giochi blockchain al mondo, ne è un esempio. “OneTo11 è stato in grado di espandersi e attrarre milioni di membri senza costose campagne di marketing, fornendo agli utenti uno schema di ricompensa e la sensazione di giocare come parte di una comunità con i loro colleghi”, ha affermato Manasvi Singh, co-fondatore di Oneto11.

Infine, quando si tratta del futuro dell'industria dei giochi, i giochi continueranno solo a crescere sempre di più. Il cloud gaming, la realtà aumentata e il metaverso saranno tutti in aumento.

I giocatori dovrebbero prepararsi, poiché il futuro del settore è luminoso. Dovremmo aspettarci alcune idee fantastiche nei prossimi anni man mano che vengono sviluppate nuove tecnologie e più persone entrano nel regno dei giochi virtuali.

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