Iraq. Ricorso annullamento elezioni. Manifestanti assediano Zona Verde

27 Dicembre 2021 14:38 La Redazione de l'AntiDiplomatico

I manifestanti iracheni che respingono i risultati delle elezioni parlamentari in Iraq hanno marciato verso la zona verde ultraprotetta di Baghdad.

Centinaia di manifestanti si sono radunati dalle prime ore della giornata nei pressi della Zona Verde di Baghdad - che ospita le sedi del Governo e del Parlamento, oltre ad ambasciate occidentali come quelle degli Stati Uniti e del Regno Unito - per denunciare i brogli dei risultati della le elezioni parlamentari del 10 ottobre in Iraq.

Secondo i media locali, i manifestanti hanno bloccato diverse strade della città, mentre la polizia e le forze di sicurezza irachene sono state dispiegate in strada per mantenere la calma.

La tensione si è acuita quanto è arrivato il verdetto pronunciato dalla Corte Federale. Come ha riferito l'agenzia ufficiale di stampa irachena (INA) "la Corte Federale, durante la sua sessione tenutasi oggi, ha respinto il ricorso contro i risultati delle elezioni."

Nel frattempo, le forze irachene hanno cercato di impedire alla folla di entrare nella Zona Verde, provocando scontri tra le forze di sicurezza e la folla che cercava di entrare nell'area.

Violenze da parte di manifestanti e incendi dei pneumatici sono stati segnalati anche davanti a uno dei cancelli della Green Zone, dove le autorità irachene hanno imposto severe misure.

Il 10 ottobre sscorso, 25 milioni di iracheni delle 18 province sono stati convocati alle urne per eleggere i 329 deputati.

Secondo i dati ufficiali resi noti dalla Commissione elettorale irachena, il movimento Sadr, guidato da Muqtada al-Sadr, ha conquistato 73 dei 329 seggi del parlamento iracheno. La coalizione guidata dall'ex legislatore Muhamed al-Halbusi seconda, con 34 seggi, e il partito dell'ex primo ministro Nuri al-Maliki, il partito islamico Dawa, terzo con 34 seggi.

Tuttavia, la capitale irachena e diverse grandi città sono state teatro di massicce proteste da parte di varie fazioni politiche e dei loro sostenitori, comtro i risultati definiti come "fraudolenti".

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