Tav e l'attacco al M5S


di Francesco Erspamer*


Occorre rendersi conto (l'evidenza è ovunque per cui dovrebbe essere facile) che il liberismo è apparenze, immagine, virtualità. Infatti la ricchezza che produce è solo finanziaria e il suo potere mediatico. Anche del TAV, in fondo, gli importa poco; essenzialmente se ne serve per mantenere la gente nella convinzione che la crescita economica e demografica, l'omogeneizzazione globalista e le nuove tecnologie siano un'assoluta necessità e un destino, alle quali sia folle e anzi impossibile resistere, anche se le risorse si stanno esaurendo, l'ambiente soffre, le comunità si sfasciano, la bellezza sta scomparendo.

In questa prospettiva si capisce perché sia i No-TAV che i Sì-TAV, invece di scontrarsi fra loro, attacchino il M5S, ossia l'unico partito che in questo momento dia fastidio alle multinazionali. I Sì-TAV vogliono far credere che la sua opposizione al TAV sia un reazionario rifiuto dell'innovazione e dunque del benessere, i No-TAV vogliono far credere che siccome non si suicida facendo cadere il governo e regalandolo a Salvini o a Renzi (o a una santa alleanza fra i due in nome dell'emergenza inventata dai loro giornali) sia al servizio dei poteri forti.

Occorre rendersi conto che l'estremismo e il massimalismo non sono più soltanto malattie infantili della sinistra; oggi sono strumenti del neocapitalismo per spacciare l'individualismo e l'anarchia che alimentano la deriva liberista e liberal e favoriscono lo smantellamento dello Stato, dell'identità nazionale e culturale, della diversità; e contestualmente gettano chi non approvi quella deriva nelle braccia della destra più becera e più falsa.


*Professore all'Harvard University

Le più recenti da I mezzi e i fini

On Fire

Il "piano Draghi": ora sappiamo in cosa evolverà l'UE

di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico Io credo che le prossime elezioni europee andrebbero inquadrate nel modo più corretto possibile. Provo a dare la mia interpretazione. 1 Si dà troppo...

Andrea Zhok - Il momento esatto in cui si è deciso il suicidio di Ucraina e Europa

di Andrea Zhok* Tre giorni fa, il 16 aprile, l'autorevolissima rivista di provata fede atlantista "Foreign Affairs" ha pubblicato un articolo che mette la parola fine a tutte le chiacchiere intorno...

L'avviso (finale) del Fondo Monetario Internazionale all'Impero Americano

di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico   Abbiamo sempre sottolineato che questa enorme crisi geopolitica in corso abbia una origine di tipo economico e monetario. Del resto solo le persone ingenue...

Alessandro Orsini - Le democrazie occidentali, le dittature e l'antropologia culturale

  di Alessandro Orsini*   C’è questa idea senza alcun fondamento empirico secondo cui le democrazie occidentali sono sempre migliori delle dittature. Lo studio della storia smentisce...

Copyright L'Antiplomatico 2013 all rights reserved
L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa