L'economia italiana scoppia di liquidità. La nuova austerità non è giustificata

21 Novembre 2021 15:40 Pasquale Cicalese

Habemus Papam. Incredibile a dirsi c'è un sito che parla finalmente della posizione finanziaria netta estera del nostro Paese. E' il sito formiche.net ,nella persona dell'economista Gianfranco Polillo che, come me ieri, cita il dato della Banca d'Italia di venerdi con una posizione finanziaria netta estera positiva per quasi 90 miliardi: 3200 miliardi di euro di crediti contro 3111 miliardi di debiti nei confronti dell'estero.

Alla fine dello scorso anno il credito netto, ricorda Polillo, era circa 40 miliardi, in sei mesi è raddoppiato. Scrive Polillo: "Sorprende che a questa dinamica non si faccia il benché minimo cenno nel dibattito relativo alla situazione italiana. Sottovalutando, in tal modo, i punti di forza del nostro sistema economico".

Proprio come scrissi ieri. Su 27 paesi europei solo 9 hanno crediti netti, tra cui il nostro, il cui valore assoluto è quarto a livello europeo, dietro Germania, Olanda e Belgio. Polillo cita poi un altro dato, questo dal "forecast" della Commissione Europea nel 2023 la posizione finanziaria netta estera d'Italia si collocherebbe al 12% del Pil (viviamo molto al di sotto della nostra possibilità).

Ora, ieri scrivevo che un Fanfani con questi numeri avrebbe speso un sacco di soldi per sanità, istruzione, alloggi popolari, assistenza, ricerca (perché, appunto, i soldi ci sono). La stessa cosa la pensa Draghi quando ha affermato in primavera che è il tempo di dare e non prendere. Ma questo motto si riferisce solo agli operatori economici, per il resto tagli al salario sociale, a partire dalle pensioni e alla sanità e nulla per le altre voci.

Le parole di Polillo chiariscono una volta per tutte un dato: scoppiamo di liquidità, che non è redistribuita, anzi, si favorisce la rendita speculativa (lì vanno a finire perlopiù i profitti industriali, tra l'altro all'estero). Quel che vado scrivendo su l'AntiDiplomatico e Contropiano da un anno trova conferma.

Polillo è un economista di fama, un passato di sinistra, ora pendente verso la destra liberale, ma dice le cose come stanno, tra l'altro con rimandi marxiani.

Queste considerazioni sono scritte da me da un anno su questo profilo e trovano molti lettori e condivisioni: a loro voglio dire, avevamo ragione. I fatti hanno la testa dura.

Le più recenti da Le cicale e la formica

On Fire

Il "piano Draghi": ora sappiamo in cosa evolverà l'UE

di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico Io credo che le prossime elezioni europee andrebbero inquadrate nel modo più corretto possibile. Provo a dare la mia interpretazione. 1 Si dà troppo...

Andrea Zhok - Il momento esatto in cui si è deciso il suicidio di Ucraina e Europa

di Andrea Zhok* Tre giorni fa, il 16 aprile, l'autorevolissima rivista di provata fede atlantista "Foreign Affairs" ha pubblicato un articolo che mette la parola fine a tutte le chiacchiere intorno...

L'avviso (finale) del Fondo Monetario Internazionale all'Impero Americano

di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico   Abbiamo sempre sottolineato che questa enorme crisi geopolitica in corso abbia una origine di tipo economico e monetario. Del resto solo le persone ingenue...

Alessandro Orsini - Le democrazie occidentali, le dittature e l'antropologia culturale

  di Alessandro Orsini*   C’è questa idea senza alcun fondamento empirico secondo cui le democrazie occidentali sono sempre migliori delle dittature. Lo studio della storia smentisce...

Copyright L'Antiplomatico 2013 all rights reserved
L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa