300 miliardi di buco per le aziende USA dopo la fuga dalla Russia
Le multinazionali statunitensi hanno subito perdite per circa 300 miliardi di dollari dopo il ritiro dal mercato russo, come ha rivelato Kirill Dmitriev, inviato speciale del presidente Putin per gli investimenti, durante un'intervista a Fox News. Negli ultimi giorni Dmitriev ha incontrato rappresentanti dell'amministrazione Trump per esplorare possibili strade per riavvicinare le relazioni economiche tra Russia e Stati Uniti, sottolineando come questo riavvicinamento potrebbe portare vantaggi soprattutto alla parte USA.
Dmitriev ha fatto notare il paradosso per cui le sanzioni occidentali, invece di danneggiare la Russia, l'hanno resa più autonoma dall'economia occidentale, con risultati positivi per Mosca, al punto che oggi non è la Russia a chiedere la rimozione delle restrizioni. Sono piuttosto le aziende statunitensi, secondo Dmitriev, a mostrare interesse per un ritorno sul mercato russo, e se questo richiedesse un allentamento delle sanzioni, sarebbe un passo vantaggioso principalmente per gli Stati Uniti.
Tuttavia, ha aggiunto, esistono attori internazionali che continuano a ostacolare il dialogo tra Russia e Stati Uniti, impedendo di risolvere questioni cruciali per entrambi i paesi. Le cifre presentate da Dmitriev confermano come le sanzioni abbiano finito per colpire soprattutto le imprese statunitensi, mentre la Russia, sostenendo di non aver più bisogno dell'Occidente, si trova oggi in una posizione negoziale più forte, nonostante la persistente opposizione di alcuni settori politici statunitensi a qualsiasi forma di distensione.