Erdogan e la Nato si rifanno il look grazie alle mascherine e a La Stampa

Erdogan e la Nato si rifanno il look grazie alle mascherine e a La Stampa

I nostri articoli saranno gratuiti per sempre. Il tuo contributo fa la differenza: preserva la libera informazione. L'ANTIDIPLOMATICO SEI ANCHE TU!


di Marinella Correggia
 

 

La faccia tosta è un anticorpo a prova di...bomba.


L’Alleanza atlantica (Nato) ne ha da vendere (di faccia tosta e di bombe).


Giorni fa, il suo segretario Jens Stoltenberg intervistato da Repubblica, sosteneva che "La preoccupazione fondamentale dell’Alleanza è garantire la difesa anche in piena epidemia". E alla domanda se questa emergenza sanitaria non sia una dimostrazione del fatto che la salute (il bene più importante) non può contare sulle armi e se non occorra dunque trasferire risorse dalle spese militari a quelle civili, ha risposto: "Il mondo in cui viviamo è senza certezze, Abbiamo visto il terrorismo in Iraq e Siria, la Russia più assertiva, gli attacchi informatici, l’instabilità in Nord Africa: tutto condiziona la nostra sicurezza. Per questo gli alleati, Italia compresa, si sono impegnati a spendere di più nella difesa" (https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-la_nato_per_la_salute_mondiale_insulso_e_surreale_il_segretario_stoltenberg/82_33769/ ).
 

Per l’Alleanza, i cui membri non sono mai stati attaccati da nessuno, «difesa» significa «offesa»: direttamente, attraverso le varie guerre di aggressione delle quali il blocco occidentale si è macchiato, e per procura, attraverso l’appoggio a gruppi terroristici, appunto. La Nato: è un virus mortale per milioni di persone, per interi popoli.


Nel frattempo l’Italia in emergenza sanitaria (dovuta a errori e tagli alle spese per la salute) è stata soccorsa da paesi che la Nato considera nemici o controparti: Cina, Cuba, Russia… 


Come un pugile suonato, la Nato tenta adesso di correre ai ripari. E tre pezzi contemporanei sul quotidiano La stampa – che tripletta!- spiegano che il Patto Atlantico è in prima linea nella guerra contro Covid 19 e realizza vari interventi «nell’ambito dell’Euro-Atlantico Disaster Response Coordination Center, uno dei programmi messi in moto».


Quali interventi? Rifornimenti medici, dati digitali e… un’occhiuta attenzione a questi cattivi russi arrivati a ficcare il naso in Italia.


Come a Natale, durante le emergenze diventano tutti più buoni. Ed ecco dunque pronto a rifàrsi il look grazie a guanti e mascherine anche il presidente turco Erdogan. Il suo ruolo nella distruzione della Siria dal 2012 a oggi è stato insostituibile; ha sulla coscienza i morti, gli amputati, un paese in rovina. Ebbene tutto sarà dimenticato. Potenza del virus. La Turchia ha messo a disposizione degli alleati un aereo che, scrive il quotidiano, «ieri (il 1 aprile) è partito da Ankara diretto prima a Madrid e poi a Pratica di mare, trasportando 450.000 mascherine oltre ad altri dispositivi di protezione e gel disinfettante». L’ambasciatore turco, presente al taglio del nastro in aeroporto insieme al capo di stato maggiore della difesa e al ministro degli esteri Luigi Di Maio, può essere soddisfatto. Tutto sarà perdonato.


Parallelamente, un’immancabile start-up italiana ha stretto un partenariato con la Nato per riconvertire ogni settimana 25 maschere da sub in respiratori. Ma in futuro, si attiverà alla conversione di spade in vomeri?


La Nato ha anche offerto all’Italia i materiali per costruire ospedali da campo ma la Protezioni civile ha detto «Abbiamo tutto». Peccato.


Ma attenzione: nel primo vertice virtuale nei settant’anni di storia dell’Alleanza, si affronterà, ci spiega sempre La stampa, il tema della "disinformazione, veicolo usato da alcuni attori esterni per gettare sale sulla ferita della crisi sanitaria". A che cosa si riferiscono? Forse al fatto che gli italiani hanno ringraziato cinesi, russi e cubani per gli aiuti?


C’è dell’altro. Il terzo articolo è infatti un’intervista ad Hamish De Bretton-Gordon, ex comandante del Joint Chemical, Biologica, Radiologica and Nuclear Regiment (sempre della Nato). Roba forte: è «fra i quattro o cinque massimi esperti europei di armi biologiche e chimiche». L’intervista verte sulla vicenda degli aiuti russi che «ha suscitato perplessità e timori in Italia, sia in ambienti governativi che fra i militari».
 

L’ex comandante spiega che questo reparto russo «è un’unità molto specializzata, e questo sarebbe inimmaginabile in qualsiasi altra situazione, avere truppe russe altamente addestrate in un paese della Nato».  Spiega che sì, si tratta anche di propaganda: «Non riesco a immaginare come sia potuto succedere, in un paese Nato. (i russi) vedono l’operazione come un enorme colpo».


Aggiunge poi che senza dubbio fra i russi che operano in Italia c’è la presenza dell’intelligence russa, e cercheranno  «di imparare il più possibile sull’Italia e sul suo dispiegamento di forze». Domanda nostra: ma a che scopo?


Insomma De Bretton-Gordon è stupito.


Ma lo siamo di più noi davanti a una sua affermazione: «Gli italiani sono in prima linea nella difesa delle armi chimiche e biologiche della Nato e non hanno quasi bisogno dei consigli russi».


Domanda: a parte quel curioso «quasi», solo errore di traduzione o esattamente quali armi chimiche e biologiche l’Italia dovrebbe difendere? 

 

Strage di Suviana e la logica del capitalismo di Paolo Desogus Strage di Suviana e la logica del capitalismo

Strage di Suviana e la logica del capitalismo

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA" LAD EDIZIONI 3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

Trent’anni fa, il genocidio in Ruanda di Geraldina Colotti Trent’anni fa, il genocidio in Ruanda

Trent’anni fa, il genocidio in Ruanda

La tigre di carta è nuda di Clara Statello La tigre di carta è nuda

La tigre di carta è nuda

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi di Giovanna Nigi "11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

Lenin, un patriota russo di Leonardo Sinigaglia Lenin, un patriota russo

Lenin, un patriota russo

Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso di Giorgio Cremaschi Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso

Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte di Francesco Santoianni Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri di Savino Balzano L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia di Alberto Fazolo Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Difendere l'indifendibile (I partiti e le elezioni) di Giuseppe Giannini Difendere l'indifendibile (I partiti e le elezioni)

Difendere l'indifendibile (I partiti e le elezioni)

Autonomia differenziata e falsa sinistra di Antonio Di Siena Autonomia differenziata e falsa sinistra

Autonomia differenziata e falsa sinistra

L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA E L'INTERESSE NAZIONALE di Gilberto Trombetta L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA E L'INTERESSE NAZIONALE

L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA E L'INTERESSE NAZIONALE

Libia. 10 anni senza elezioni di Michelangelo Severgnini Libia. 10 anni senza elezioni

Libia. 10 anni senza elezioni

Lenin fuori dalla retorica di Paolo Pioppi Lenin fuori dalla retorica

Lenin fuori dalla retorica

Il nodo Israele fa scomparire l'Ucraina dai radar di Paolo Arigotti Il nodo Israele fa scomparire l'Ucraina dai radar

Il nodo Israele fa scomparire l'Ucraina dai radar

DRAGHI IL MAGGIORDOMO DI GOLDMAN & SACHS di Michele Blanco DRAGHI IL MAGGIORDOMO DI GOLDMAN & SACHS

DRAGHI IL MAGGIORDOMO DI GOLDMAN & SACHS

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti