FAKE. Con la liberazione della città, smontata la bufala della "bambina di sette anni di Aleppo"
Storie strazianti di bambini nella zona di guerra Aleppo. Da mesi si tratta dell'utile strumento della propaganda occidentale mainstream per preservare Al Nusra ad Aleppo est e impedire la liberazione da parte di Siria e Russia.
Con la liberazione della città tutti i castelli di carta stanno venendo giù.
Il premio, da questo punto di vista, lo ha vinto sicuramente Bana al-Abed, 7 anni, di cui vi abbiamo già parlato, anticipandovi la bufala (fake news fate voi).
La prova della bufala arriva oggi. L'account Twitter di Bana - istituito tre mesi fa e da allora con oltre 300.000 seguaci oltre alla copertura mediatica globale - aggiornava la situazione della sua famiglia sotto assedio ad Aleppo orientale 24 ore su 24 in un ottimo inglese.
Ora la domanda che Murad Gazdiev di RT pone nel video esplicativo della bufala è semplice: perché la famiglia di Bana è sempre all'interno dei punti più caldi di Aleppo (fino a ieri, perfino dopo la liberazione e la resa), invece di evacuare, e perché nonostante la connessione internet sia quasi assente in città, il racconto di Bana in perfetto inglese è stato di 24 ore al giorno?
Dear world, there's intense bombing right now. Why are you silent? Why? Why? Why? Fear is killing me & my kids. - Fatemah #Aleppo
— Bana Alabed (@AlabedBana) 14 dicembre 2016
Un video di pochi minuti, una nuova Fake News smascherata da parte delle corporazioni mediatiche:
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