Identificata un'altra persona della rete neonazista che ha ordito l'attentato contro Cristina Fernández de Kirchner

Identificata un'altra persona della rete neonazista che ha ordito l'attentato contro Cristina Fernández de Kirchner

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Proseguono le indagini sulla rete neonazista che ha ordito il fallito attentato contro la vicepresidente dell’Argentina Cristina Fernandez de Kirchner. 

C’è una terza persona identificata: si tratta del trentacinquenne Gabriel Nicolas Carrizo. 

Carrizo, presunto amico di Fernando Sabag Montiel e della sua compagna, Brenda Uliarte, era responsabile di un'attività di vendita di zucchero filato situata all'angolo vicino alla casa della vicepresidente.

Secondo i filmati di sorveglianza, i tre neonazisti hanno realizzato un lavoro di intelligence prima dell'attentato. Carrizo appare tra la folla indossando un cappello nero e una maschera. Non è escluso che il gruppo avesse altri componenti non ancora identificati. 

Carrizo è stato anche protagonista di manifestazioni anti-Kirchneriste, anti-governative e neonaziste. Esaminando i suoi stati WhatsApp, si è scoperto che dopo il tentato omicidio di Cristina Fernández, ha minacciato direttamente il presidente Alberto Fernandez.

Il giorno successivo all'attentato, Sabag Montiel, Uliarte e Carrizo, insieme ad altri due individui attualmente sotto inchiesta, sono apparsi alla televisione argentina dove hanno affermato di essersi sentiti minacciati.

Dopo l'arresto di Uliarte, avvenuto il 4 settembre, Carrizo si è presentato come testimone e le autorità di polizia gli hanno imposto di lasciare il suo cellulare in custodia per raccogliere informazioni rilevanti.

Le indagini hanno anche rivelato che le persone finora coinvolte nell'attacco hanno partecipato a programmi televisivi in cui hanno criticato aspramente la gestione del governo.

Giovedì sera, la polizia ha fatto nuovamente irruzione nella casa di Sabag Montiel alla ricerca di nuove prove incriminanti. La polizia ha anche perquisito la casa dell'ex fidanzato di Uliarte, Lucas Ocampo, dove la giovane donna ha dormito la notte dei fatti e ha lasciato una borsa bianca, in cui si presume fosse nascosta l'arma del delitto. 

I tre - Sabag Montiel, Uliarte e Carrizo - erano tutti partecipanti in una chat WhatsApp ‘Los Copitos’ in cui la 23enne Uliarte si diceva "orgogliosa" dell'atteggiamento di Sabag Montiel. 

In uno screenshot di una conversazione che Gabriel, uno degli amici del gruppo, ha avuto con Nicolás Carrizo nelle ore successive all'attacco, viene confermato il ruolo centrale nell’attentato di Sabag Montiel e la compagna Brenda Uliarte. 

"Brenda mi ha raccontato qualcosa di quel giorno. Mi ha mandato dei messaggi dicendo che voleva parlarmi con urgenza e mi ha detto che era presente il giorno in cui è successo. Mi ha detto che era orgogliosa di quello che aveva fatto 'Nando' (Sabag Montiel) e le ho chiesto come faceva a saperlo e mi ha detto che era presente quel giorno dell'attacco", si legge nel messaggio che Carrizo ha scritto al giovane.

Per gli inquirenti, questa è un'ulteriore prova del fatto che la giovane donna, che è in custodia da domenica scorsa, non solo era consapevole di quanto era accaduto, ma aveva anche celebrato le azioni di Sabag Montiel.

Ma non è tutto: in seguito è stato rivelato che lo stesso Gabriel ha avanzato minacce violente contro il governo. "Sicuramente il prossimo sarai tu, Alberto, stai attento", era uno dei messaggi postati poche ore dopo l'attacco alla vicepresidente. 

"Il governo è vulnerabile e spero che sia chiaro per voi. Siamo noi a mantenere questi parassiti lassù. Giudicheranno una persona che stava facendo un grande favore alla società", dice un altro.

Tutti gli amici del gruppo ‘Los Copitos’ hanno già deposto come testimoni e hanno dichiarato di "non sapere nulla" delle intenzioni di Sabag Montiel.

La Redazione de l'AntiDiplomatico

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