Il regime di Kiev bolla i tartari di Crimea come una “minaccia alla sicurezza del paese”

Il regime di Kiev bolla i tartari di Crimea come una “minaccia alla sicurezza del paese”

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di Isikgün Akfirat - AYDINLIK 

(Traduzione de l'AntiDiplomatico)

 

I rapporti segreti preparati dal servizio di sicurezza ucraino (SBU) rivelano che il governo Zelenski ha infiltrato agenti all'interno della comunità tartara della Crimea con l'obiettivo di dividerla.

Secondo il documento di sei pagine ottenuto dalla redazione di Aydinlik da fonti ucraine l'Assemblea dei tartari di Crimea ed il Congresso mondiale dei tatari di Crimea sono stati etichettati come “sospetti” in relazione alle loro “attività che minacciano l'integrità territoriale dell'Ucraina”.

I tartari di Crimea sono sostenuti dagli USA tramite National Foundation for Democracy (NED) ma sono stati infiltrati dagli agenti ucraini.

Mustafa Dzhemilev, capo dell'Assemblea dei tartari di Crimea e membro del parlamento ucraino, è ricercato dalle autorità russe con l'accusa di spionaggio. E' stato premiato nel 2014 dal governo turco con l'”Ordine della Repubblica” e partecipa in veste d'ospite d'onore a molti incontri organizzati dal partito di governo AKP. I rapporti del servizio di sicurezza ucraino (SBU) mostrano che il regime di Kiev non riesce a tollerare i tartari di Crimea, nonostante questi si trovino sotto l'influenza politica americana.

Il documento ottenuto da Aydinlik riporta la frase “riservato” ed il timbro dell'SBU. Il rapporto è firmato dal Colonnello D. Dosenko, vicecapo del dipartimento per la sicurezza dello stato nella regione di Kherson.  "Informazioni su alcuni aspetti della situazione operativa in Crimea riguardo il movimento nazionale tartaro nella regione di Kherson nel 1 ° trimestre del 20[...] intitolato ”. Le date nel rapporto non sono complete. Tuttavia, visto che si fa riferimento agli eventi del 2020, resta inteso che il documento sia stato preparato durante il mandato dell'attuale presidente Volodymyr Zelenski. "Il desiderio del movimento nazionale tartaro di Crimea di raggiungere l'autonomia regionale rappresenta una minaccia evidente all'integrità territoriale della parte meridionale della regione di Kherson", afferma il rapporto.  L'accusa è che  l'Assemblea dei tartari di Crimea abbia “utilizzato le condizioni attuali, considerate favorevoli, per fare pressione sul presidente dell'Ucraina, anche con un ultimatum, e per incoraggiarlo a fare concessioni".

Nonostante le affermazioni contrarie dei vertici dell'Assemblea dei tartari di Crimea, il servizio di sicurezza ucraino sostiene che il vero obiettivo fosse quello di “creare una vera e propria unità entità amministrativa nazionale nella regione di Kherson”.

Nei documenti si legge che l'Assemblea creata dopo le elezioni del 2015 nel distretto di Kherson sarebbe “il prototipo delle future istituzioni autonome”. Il servizio di sicurezza ucraino sostiene, inoltre, che con le formazioni paramilitari quali “Noman Çelebicihan" e "Asker" l'Assemblea abbia costituito da quel momento "la base del suo potere militare e di polizia". Si aggiunge che il Congresso mondiale dei tartari di Crimea "ha deciso di rafforzare le attività amministrative dell'Assemblea sul territorio dell'Ucraina" e che verrà creata una “cellula” a Kherson a fini di studio ed organizzativi. I documenti riportano la decisione dell'organizzazione tartara di aprire nuove attività per fornire lavoro e finanziamenti all'organizzazione politica.

La parte più sorprendente del rapporto rivela il servizio di sicurezza ucraino tra monitorando la comunità tartara e cercando di infiltrarla con i propri agenti. A proposito dell'Assemblea dei tartari di Crimea i funzionari ucraini scrivono: “Va notato che la formazione di un'entità amministrativa monoetnica in alcune regioni dell'Ucraina da parte dei tartari di Crimea continua a rappresentare una minaccia a medio termine per l'integrità territoriale e l'ordine costituzionale del paese. (rapporto n.502809)”

Valutando positivamente la situazione operativa, alla direzione del servizio di sicurezza ucraino viene data la seguente raccomandazione: “l'attività di spionaggio tra gli attivisti del movimento tartaro di Crimea dovrebbe essere rafforzato, prestando particolare attenzione a coloro sotto i 35 anni che offrono maggiori prospettive come agenti, garantendo che nel futuro possano sostituire i membri ostili dell'Assemblea”.

Il rapporto servizio di sicurezza ucraino sottolinea come sia necessario “continuare a lavorare per creare divisioni tra i gruppi controllati [da Mustafa Dzhemilev, dai fratelli Ruslan e Rustem Umerov e Refat Chubarov] ed indebolire costantemente la loro influenza sulla popolazione tartara.”

Nella parte conclusiva del rapporto vengono descritti in cinque punti i dettagli dell'operazione diretta contro l'Assemblea dei tartari di Crimea:

“Il lavoro operativo dovrebbe essere intensificato e concentro sull'identificazione dei tartari che stanno sviluppando iniziative autonome pericolose per l'ordine costituzionale dell'Ucraina.

Il lavoro di reclutamento di agenti dovrebbe essere rafforzato tra i soggetti del movimento tartaro di Crimea di età inferiore ai 35 anni. Studi di formazione sistematici dovrebbero essere condotti con i nuovi agenti reclutati.

Le attività di informazione e propaganda dovrebbero essere rafforzate su Internet, con l'obiettivo di creare un atteggiamento leale dei tartari di Crimea nei confronti delle autorità democratiche dell'Ucraina.

Per prevenire manifestazioni estremiste di matrice religiosa, dovrebbero essere applicate misure preventive segrete alla direzione spirituale islamica della Repubblica autonoma di Crimea.

Dovrebbero essere intensificati gli sforzi per raccogliere informazioni di intelligence e svolgere attività di sabotaggio tra i tartari di Crimea che vivono nei territori temporaneamente occupati. Per farlo si dovrebbero utilizzare persone con parenti stretti che vivono nelle zone sotto il nostro controllo”

Nei documenti sono contenuti anche alcune valutazioni sulle figure più importanti del movimento tartaro. A proposito di Abmecit Mambetovich Suleimanov, che dirige l'Assemblea di Kherson, si riporta che "Non ha un impatto significativo sulla popolazione tartara locale", affermando che il suo ruolo si limita alla risoluzione dei conflitti che interessa la comunità tartara.

Gulnara Resatovna Bekirova, deputata del consiglio distrettuale di Genicevsk, è menzionata come una delle figure più influenti sostenendo inoltre che Bekirova non abbia rinunciato alla sua cittadinanza russa. Si afferma inoltre che Neriman Rustemovich Ablyazov, proprietario di una catena di hotel, presiede molte fondazioni religiose tartare. "Ablyazov mantiene relazioni amichevoli e commerciali con il presidente dell'Associazione turco-tartara Mükremin Sahin e con altri membri della diaspora tartara in Turchia".

I documenti sottolineano inoltre i contrasti tra i tartari di Crimea e la direzione spirituale islamica dell'Ucraina: “La posizione dell'Assemblea dei tartari di Crimea rifiuta spesso di riconoscere le figure nominate dal governo di Kiev ed esprime la volontà di eleggere autonomamente la propria leadership religiosa. I funzionari della direzione spirituale islamica della Crimea e del movimento tartaro stanno lavorando per ampliare la rete delle strutture religiose, costruendo nuove moschee e assegnando alle comunità musulmane della direzione spirituale ucraine le loro proprietà.


FONTE: https://www.aydinlik.com.tr/haber/ukrayna-istihbarat-raporunu-acikliyoruz-zelenskiy-kirim-tatarlarini-casuslarla-bolmeye-calisti-388380?ysclid=ljqhppfvp669768857

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