Khamenei: le richieste degli Stati Uniti ostacolano la prospettiva di un accordo

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Khamenei: le richieste degli Stati Uniti ostacolano la prospettiva di un accordo

 

L'ayatollah Seyed Ali Khamenei ha respinto martedì le critiche degli Stati Uniti al programma nucleare iraniano, affermando che Teheran non chiederà il permesso a nessun paese per arricchire l'uranio e definendo le dichiarazioni di Washington "sciocchezze".

Queste parole giungono in un momento cruciale, mentre i negoziati indiretti tra Iran e Stati Uniti continuano a svilupparsi, seppur con crescente scetticismo circa le probabilità di successo.

"Dicono 'non permetteremo all'Iran di arricchire l'uranio'. "Ciò è totalmente fuori luogo", ha affermato l'ayatollah Khamenei durante un evento commemorativo pubblico. Nessuno in Iran aspetta il suo permesso. La Repubblica Islamica ha le sue politiche e la sua direzione, e le manterrà.

Il leader della Rivoluzione Islamica in Iran ha anche sottolineato la storia dei negoziati indiretti con gli Stati Uniti: "Sì, ci sono stati negoziati indiretti durante il mandato del presidente Raisi, proprio come lo sono ora. Ma non hanno portato a nulla, e non ci aspettiamo molto nemmeno da quelli attuali. Chissà cosa succederà".

Questo contesto coincide con ulteriori pressioni da parte di Washington. Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha esortato l'Iran a prendere una decisione rapida su una proposta presentata dopo quattro cicli di negoziati sul nucleare. Tuttavia, Teheran sostiene di non aver ricevuto alcuna offerta formale scritta. "Ci sono state proposte verbali, ma non è stato presentato nulla per iscritto", ha affermato Esmail Baqai, portavoce del Ministero degli Esteri iraniano, respingendo le affermazioni degli Stati Uniti di un'offerta formale.

Gli esperti iraniani concordano sul fatto che, sebbene l'Iran resti impegnato a trovare una soluzione diplomatica al conflitto nucleare, deve rispettare le linee rosse definite dalla Repubblica islamica, in particolare per quanto riguarda l'arricchimento dell'uranio. In questo contesto, i continui cambiamenti e le contraddizioni nella posizione degli Stati Uniti durante i negoziati sembrano mirati a costruire una narrazione che riterrebbe Teheran responsabile qualora non si raggiungesse un accordo finale.

Dopo quattro round in cui il leader iraniano ha mantenuto un basso profilo, l'ayatollah Khamenei sta ora inasprendo la sua posizione in vista del quinto round, in risposta a quella che descrive come una posizione sempre più aggressiva delle autorità statunitensi. L'obiettivo è proteggere e rafforzare le "linee rosse" dell'Iran, soprattutto per quanto riguarda l'arricchimento dell'uranio, uno dei punti chiave dei negoziati.

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La Redazione de l'AntiDiplomatico

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