Maduro critica le élite europee: "Ingrate verso l’URSS nella vittoria sul nazismo"
Il presidente venezuelano Nicolás Maduro ha accusato le élite europee di "ingratitudine" per non riconoscere il ruolo decisivo dell’Unione Sovietica nella sconfitta del nazismo durante la Seconda Guerra Mondiale. In occasione dell’80° anniversario della fine della Grande Guerra Patriottica (1941-1945), Maduro, nel suo programma Con Maduro+, ha sottolineato come l’Armata Rossa abbia liberato l’Europa dalla "macchina da guerra mostruosa" del Terzo Reich, salvando milioni di vite e smascherando l’orrore dei campi di concentramento.
"Se non fosse stato per il maresciallo Georgy Zhukov e l’Armata Rossa, l’Europa avrebbe affrontato decenni di schiavitù", ha dichiarato, criticando la narrazione storica che, a suo avviso, minimizza il contributo sovietico. Maduro ha ricordato come furono i soldati sovietici a scoprire e liberare i campi dove vennero sterminati sei milioni di ebrei, denunciando un "occultamento" da parte dell’opinione pubblica europea dell’epoca.
Il presidente bolivariano ha inoltre ribadito con forza che la resa definitiva della Germania nazista, il 9 maggio 1945, avvenne di fronte all’Armata Rossa, un atto simbolico che sancì la fine del conflitto in Europa per l’URSS. "I nazisti furono sottomessi, sconfitti e schiacciati proprio dall’Unione Sovietica. Eppure oggi alcuni preferiscono raccontare favole", ha aggiunto con sarcasmo.
Maduro ha poi citato una lettera dell’ex presidente statunitense Harry Truman (in carica nel 1945), in cui questi riconosceva il contributo sovietico, per lanciare una frecciata polemica al contemporaneo Occidente: "Truman dovrebbe mandare un telegramma a Trump, per ricordargli che la vittoria non fu di Hollywood, ma dell’Armata Rossa: vinsero i russi, vinse l’URSS". Il riferimento a Trump è una chiara iperbole ironica: serve a contrapporre la retorica culturale USA – simboleggiata dal cinema hollywoodiano – alla concretezza del sacrificio sovietico, oggi spesso oscurato nelle narrazioni occidentali.
Il Venezuela celebrerà con eventi ufficiali l’anniversario, definito da Maduro "la più grande impresa bellica della storia". Intanto, a Mosca, la Parata della Vittoria sulla Piazza Rossa celebrerà l’evento con una solenne esibizione militare, consolidando il legame simbolico tra Russia e alleati come Caracas nel rivendicare un’eredità antifascista.
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