Prof. D'Orsi a l'AD: "Il vero pericolo il 25 settembre si chiama Agenda Draghi"
Il Prof. D'Orsi a l'AntiDiplomatico su crisi energetica, elezioni e guerra (censurata) in Ucraina.
"Sono abbastanza pessimista su queste elezioni. Dobbiamo prendere atto che lo scioglimento del Parlamento e la convocazione in una data inusuale come questa assomiglia ad un colpo di stato morbido. Non era mai successo nella storia recente italiana di tenere elezioni politiche a ridosso dell'estate e l'unico precedente, quello del 1919, era di fine novemebre e aveva generato diverse critiche e proteste". E quindi per il Professore, candidato a Torino con Unione Popolare, "questa decisione di Mattarella di sciogliere il Parlamento e convocare elezioni per fine settembre è stato un colpo di stato morbido. Lo scopo è perpetuare Draghi: dimostrare che o prosegue Draghi oppure ci sarà il disastro."
Per le formazioni minori arrivare in Parlamento è quindi molto difficile. "Dal pessimismo della ragione siamo ora all'ottimismo della volontà". Sulla incapacità della sinistra italiana a presentarsi unitaria, il Professore sottolinea come nella stessa Unione Popolare ci sono alcune liste, ma non tutte quelle pensate all'inizio. "De Magistris ha provato più volte ad agganciare Conte per creare un cartello contro il Pd e l'altra destra. Conte non ha mai risposto". L'unità della sinistra, prosegue è oggi impossibile perché tutti pensano alla propria identità. "La parola identità va proprio messa in mora perché in epoca di crisi serve uno sforzo collettivo per mettere da parte le proprie bandiere e simboli".
"Il pericolo non è che l'estrema destra arrivi al Governo ma che - sia Letta o Meloni poco conta - l'Italia continui in modo vergognoso le politiche imposte dagli Usa e dalla Nato. Il pericolo non è lo spauracchio del fascismo agitato, ma un nuovo governo che porti avanti la famigerata agenda Draghi. Il Governo Draghi è stato il governo più antipopolare della storia recente d'Italia", ha proseguito D'Orsi.
Molto dure le parole di D'Orsi sulle sanzioni, la guerra in Ucraina e la crisi energetica che travolgerà il nostro paese in autunno. "La scelta delle sanzioni è un suicidio del nostro paese. Sono tutti complici - compresi i Cinque Stelle - che le hanno votate. Le conseguenze graveranno soprattutto sulle fasce più deboli della popolazione: l'inverno costerà 1000 euro in più a famiglia. Gli Elkann non avranno problemi, Pautasso (operaio Fiat) si"
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