Quando il bonus è un malus

1378
Quando il bonus è un malus

 

Eccoci immersi in una nuova stagione di bonus. Funziona un pò come con i saldi: non è detto che ciò che appare conveniente lo sia per davvero. Nel caso delle elargizioni della politica queste rispondono all'esigenza di mettere delle pezze. Quasi sempre vengono a ricadere a ridosso delle competizioni elettorali. Il fine, scontato, è  di accattivarsi determinate categorie sociali alle quali viene dato un premio con la speranza di prendere da essi quanti più voti possibili (una volta lo chiamavano clientelismo). E' come se, all'improvviso, ci si accorgesse dei bisogni sociali: dell'aumento del costo della vita e delle differenze di status. O, della necessità di risarcire le vittime di politche sbagliate, e dell'impatto che hanno su di esse fenomeni esterni ed inaspettati.

Negli ultimi anni, tra i vari bonus divenuti famosi ricordiamo: quello degli 80 euro, che giusto dieci anni fa l'astuto democristiano Renzi adoperò "per comprarsi" quella classe operaia da lui precedentemente falcidiata per mezzo della contrattazione aziendale, il jobs act e l'abolizione dell'art. 18; i tanti bonus del camaleontico avvocato Conte, che in piena crisi economica-pandemica, in uno slancio di genio economicistico pensò di adottare per le più disparate situazioni. Tra questi quelli relativi ai monopattini, il bonus vacanze e il discutibile superbonus del 110% per la riqualificazione energetica e sismica.

Misure nate con l'intento di rilanciare i consumi e far riprendere  l'economia, le ultime però, nonostante un aumento esponenziale di lavoro per le imprese gravano pesantemente sulle casse statali. Il tratto comune di tali provvedimenti è che, mancando di una visione strategica, non essendo strutturali, riescono a dispiegare gli effetti nel breve termine, tuttavia le conseguenze nel lungo periodo sono da appurare.

Ricordano l'efficacia dei contratti di lavoro a termine, i quali dopo aver dato un pò di ossigeno, una volta non rinnovati, disperdono i risultati positivi. D'altro canto giocare con le aspettative altrui rientra tra i compiti di chi, come classe dirigente, non ha nulla da rimetterci. Ora è la volta della donna-mamma (fuori dal matrimonio)-italiana, politica navigata e piena di astio, abile nell'inventare i prodigi di un governo nazional-familistico, inteso come manifestazione evolutiva del nepotismo di una volta, ed attribuirsi meriti.

Il classico governo autoritario, che tra uno scandalo e l'altro preferisce accanirsi con gli ultimi (in perfetto stile fascista) e fa l'agnellino quando ad alzare la voce sono i mercati o gli interessi imperialistici. Il bonus pensato al momento prevede 100 euro per i dipendenti fino a 28 mila euro, i soliti sgravi per le assunzioni di giovani, donne e categorie svantaggiate. Misure a cui assistiamo da circa un quarto di secolo, propagandistiche e fini a se stesse, e che nessun miglioramento hanno apportato su qualità e sicurezza dei lavori, o sulla stabilizzazione e l'incremento salariale degli stessi. Qualcuno dovrebbe far notare come decenni di decontribuzioni ed aiuti alle imprese abbiano portato benefici solamente alla parte datoriale, a cui di certo non stanno a cuore le vicende esistenziali dei lavoratori.

Un bonus grezzo al pari di una prima ministra che non trascura gli attacchi pieni di livore nei confronti degli avversari politici, i quali, sia pur contigui alle economie della gerarchia e dello sfruttamento, almeno esteriormente appaiono più presentabili. Non è questione di stile, per quanto la forma sia importante. Il punto è dove si vuole andare a parare. Ed attiene la concretezza di provvedimenti che più che bonus fanno malus.

Tutti si muovono nella direzione di un asservimento, che metta la vita votata unicamente alla ricerca di un lavoro in grado di dare il miraggio di quella sicurezza economica come via di uscita dalla precarietà esistenziale.

Sino a che a tenerne le redini saranno questi principianti arroganti diverrà difficile pensare ad un cambiamento. Le alternative non sono entusiasmanti, ma almeno un approccio diverso può far recuperare un barlume di civiltà.

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Le più recenti da Il Principe

Lo (strano) tandem Biden-Trump di Giuseppe Masala Lo (strano) tandem Biden-Trump

Lo (strano) tandem Biden-Trump

Volkswagen, BMW e Cina: il 2025 inizia con importanti accordi   Una finestra aperta Volkswagen, BMW e Cina: il 2025 inizia con importanti accordi

Volkswagen, BMW e Cina: il 2025 inizia con importanti accordi

Francesco Erspamer - C'era una volta i conservatori che conservano... di Francesco Erspamer  Francesco Erspamer - C'era una volta i conservatori che conservano...

Francesco Erspamer - C'era una volta i conservatori che conservano...

Cecilia Sala, Abedini e le formiche internazionali di Paolo Desogus Cecilia Sala, Abedini e le formiche internazionali

Cecilia Sala, Abedini e le formiche internazionali

Venezuela, il calendario dei popoli e l'agenda di chi li opprime di Geraldina Colotti Venezuela, il calendario dei popoli e l'agenda di chi li opprime

Venezuela, il calendario dei popoli e l'agenda di chi li opprime

Israele, la nuova frontiera del terrorismo di Clara Statello Israele, la nuova frontiera del terrorismo

Israele, la nuova frontiera del terrorismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo di Leonardo Sinigaglia La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

L'agenzia di stampa finanziata dall'UE e le "previsioni" di Baba Vanga di Francesco Santoianni L'agenzia di stampa finanziata dall'UE e le "previsioni" di Baba Vanga

L'agenzia di stampa finanziata dall'UE e le "previsioni" di Baba Vanga

Il Peyote insieme a Gesù nella Chiesa Nativa Americana di Raffaella Milandri Il Peyote insieme a Gesù nella Chiesa Nativa Americana

Il Peyote insieme a Gesù nella Chiesa Nativa Americana

Russia, Africa e nuovo mondo multipolare di Marinella Mondaini Russia, Africa e nuovo mondo multipolare

Russia, Africa e nuovo mondo multipolare

Forze del disordine morale di Giuseppe Giannini Forze del disordine morale

Forze del disordine morale

72 ore di bipensiero oltre Orwell di Antonio Di Siena 72 ore di bipensiero oltre Orwell

72 ore di bipensiero oltre Orwell

Assistenza e previdenza: cosa raccontano i dati di Gilberto Trombetta Assistenza e previdenza: cosa raccontano i dati

Assistenza e previdenza: cosa raccontano i dati

La politica turca in Siria: traiettoria di collisione di Michelangelo Severgnini La politica turca in Siria: traiettoria di collisione

La politica turca in Siria: traiettoria di collisione

Un terzo mandato per Donald Trump? di Paolo Arigotti Un terzo mandato per Donald Trump?

Un terzo mandato per Donald Trump?

La foglia di Fico di  Leo Essen La foglia di Fico

La foglia di Fico

NUOVI DIRITTI PER TUTELARE LA DEMOCRAZIA di Michele Blanco NUOVI DIRITTI PER TUTELARE LA DEMOCRAZIA

NUOVI DIRITTI PER TUTELARE LA DEMOCRAZIA

Il 2025 sarà l’anno della povertà di Giorgio Cremaschi Il 2025 sarà l’anno della povertà

Il 2025 sarà l’anno della povertà

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti