Gentiloni torna a parlare di Siria in Aula. Il contributo dell'Italia? "Lavorare per la destituzione di Assad"

Gentiloni torna a parlare di Siria in Aula. Il contributo dell'Italia? "Lavorare per la destituzione di Assad"

I nostri articoli saranno gratuiti per sempre. Il tuo contributo fa la differenza: preserva la libera informazione. L'ANTIDIPLOMATICO SEI ANCHE TU!

 
Rispondendo in Aula ad un'interrogazione dell'on. Quartapelle, il ministro degli esteri Paolo Gentiloni ha affrontato mercoledì pomeriggio in Aula la crisi siriana alla luce del cessate il fuoco annunciato da Russia e Stati Uniti. Il ministro degli esteri italiano ha affermato che il Gruppo di sostegno per la Siria, di cui l'Italia fa parte (con tutti i principali finanziatori e sostenitori dell'Isis, in particolare l'Arabia Saudita, ma questo Gentiloni dimentica sempre di ricordarlo) ha raggiunto l'obiettivo di due punti importanti: dare accesso agli aiuti umanitari e inizio del cessate il fuoco. 
 
Secondo il ministro Gentiloni, sul primo punto, sugli aiuti umanitari, "il regime di Assad" è colpevole perché a giorni alterni permette l'arrivo dei convogli umanitari nelle zone dal suo esercito assediato. "Alcuni giorni lo nega tanto che nei prossimi giorni si procederà con air drops", queste le parole del ministro. In Siria, dopo che l'Isis era arrivato ad un passo da Damasco, l'esercito siriano, grazie all'intervento dell'aviazione russa e dei suoi alleati regionali, ha iniziato la liberazione del paese. Si tratta di liberazione contro chi ha assediato le città in passato. Ma Gentiloni, come la stampa italiana tutta, capovolge la situazione con una delle azioni di falsificazione più sporca della storia recente. Ricordiamo qui le parole illuminanti che Fulvio Scaglione, vice-direttore di Famiglia Cristiana, ha scritto a proposito: “Forse non lo sapevate ma in questi ultimi giorni, e solo in questi ultimi giorni, il mondo delle persone perbene, di coloro che hanno a cuore la libertà, è angosciato dall’assedio di Aleppo. Il che è un po’ curioso, perché Aleppo è sotto assedio da tre anni e mezzo.” 
 
Secondo punto toccato da Gentiloni: cessazione delle ostilità: "il lavoro che stiamo facendo è che le varie parte mettano davanti varie precondizioni" che farebbero risultare vano il tentativo della tregua annunciata per il 27.
 
Ricordiamo al ministro Gentiloni che il governo siriano ha immediatamente accettato la tregua siglata dagli Stati Uniti e Russia, tranne che per la lotta contro i terroristi di Al-Nusra e Isis. Al contrario, nessuna notizia certa dai “nostri”, dai “ribelli moderati”. E' trapelata ieri da fonti libanesi rilanciate sui media internazionali, che un importante esponente dell'esercito libero siriano (FSA) ponesse come condizione all'accettazione della tregua l'inclusione di Al-Nusra, cioè Al-Qaeda.

Leggi: I "ribelli moderati" del FSA rifiutano la tregua in Siria per l'esclusione di Al-Nusra (Al-Qaeda)

Quando Gentiloni in Aula dichiara di temere che la tregua possa saltare per “precondizioni” non spiega, in poche parole, che si tratta del fatto che i nostri “ribelli” quelli moderati, quelli che l'Italia riconosce come legittimi rappresentanti della Siria stiano per gettare la maschera davanti al mondo sulla loro comunanza di intenti e visioni con i terroristi che assediano e occupano il paese.
 
Tornando a Gentiloni. Non una parola su Turchia, paese NATO ormai fuori controllo che bombarda un paese sovrano (la Siria) da giorni e giorni, massacrando i curdi al confine. Non una parola sul regime dell'Arabia Saudita, che minaccia un intervento armato in Siria ed è il principale sostenitore e finanziatore della sua destabilizzazione attraverso l'Isis. Non una parola su questi due paesi, ma la conclusione di Gentiloni è per il “contributo” che l'Italia deve fare per risolvere la crisi siriana. “Lavorare per l'uscita di scena di Assad e per una transizione del paese". Una transizione con quei ribelli moderati premurosi del futuro di Al-Nusra eterodiretta dall'occidente, chiaramente.

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA" LAD EDIZIONI 3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

Trent’anni fa, il genocidio in Ruanda di Geraldina Colotti Trent’anni fa, il genocidio in Ruanda

Trent’anni fa, il genocidio in Ruanda

Il Congresso Usa ha deciso: "fino all'ultimo ucraino" di Clara Statello Il Congresso Usa ha deciso: "fino all'ultimo ucraino"

Il Congresso Usa ha deciso: "fino all'ultimo ucraino"

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi di Giovanna Nigi "11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

Fino a quando potranno impedire le elezioni in Libia?  di Leonardo Sinigaglia Fino a quando potranno impedire le elezioni in Libia?

Fino a quando potranno impedire le elezioni in Libia?

Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso di Giorgio Cremaschi Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso

Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte di Francesco Santoianni Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri di Savino Balzano L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia di Alberto Fazolo Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Difendere l'indifendibile (I partiti e le elezioni) di Giuseppe Giannini Difendere l'indifendibile (I partiti e le elezioni)

Difendere l'indifendibile (I partiti e le elezioni)

Autonomia differenziata e falsa sinistra di Antonio Di Siena Autonomia differenziata e falsa sinistra

Autonomia differenziata e falsa sinistra

Libia. 10 anni senza elezioni di Michelangelo Severgnini Libia. 10 anni senza elezioni

Libia. 10 anni senza elezioni

L'impatto che avrà il riarmo dell'Ue nelle nostre vite di Pasquale Cicalese L'impatto che avrà il riarmo dell'Ue nelle nostre vite

L'impatto che avrà il riarmo dell'Ue nelle nostre vite

Il "piano Draghi": ora sappiamo in cosa evolverà l'UE di Giuseppe Masala Il "piano Draghi": ora sappiamo in cosa evolverà l'UE

Il "piano Draghi": ora sappiamo in cosa evolverà l'UE

Lenin fuori dalla retorica di Paolo Pioppi Lenin fuori dalla retorica

Lenin fuori dalla retorica

Il nodo Israele fa scomparire l'Ucraina dai radar di Paolo Arigotti Il nodo Israele fa scomparire l'Ucraina dai radar

Il nodo Israele fa scomparire l'Ucraina dai radar

DRAGHI IL MAGGIORDOMO DI GOLDMAN & SACHS di Michele Blanco DRAGHI IL MAGGIORDOMO DI GOLDMAN & SACHS

DRAGHI IL MAGGIORDOMO DI GOLDMAN & SACHS

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti