Nizza e terrorismo. Caro Saviano, basta menzogne!


di Antonio Di Siena

Dice Saviano che quello che sta succedendo in Francia è “colpa dell’inferno del ghetto”.

Sul perché ritengo questa lettura completamente inadeguata a spiegare un fenomeno che non trae origine da emarginazione e dal disagio sociale quanto piuttosto dal totale rifiuto dell'impianto valoriale complessivo europeo ne ho già scritto ieri, ed eventualmente a quello rimando.

Qui vorrei solo evidenziare una cosa banale.
L’attentatore di Nizza un mese e mezzo fa non stava in nessuno stramaledetto ghetto francese. Non viveva in banlieue, ma a casa sua, in Tunisia. Un paese che gli stessi Saviano e compagnia bella citano costantemente come il più fulgido esempio di paese musulmano, laico, democratico, progressista e tollerante.

Quindi la domanda è: Roberto Saviano ma di che parli?

Il jihadista di ieri, molto probabilmente, è entrato in Europa appositamente per compiere un attentato. Possiamo iniziare a guardare in faccia la realtà e dire le cose come stanno o rischiamo di passare tutti per fascisti?
Perché se non lo si fa o, peggio ancora, se si mistificano i fatti al punto da omettere un particolare così evidente e rilevante, viene il sospetto che lo scopo sia uno solo. Difendere ancora una volta lo scellerato principio secondo cui il nostro mondo debba accogliere e tollerare qualunque cosa. Tutto tranne sé stesso, la sua storia e la sua essenza.

Basta. Non se ne può davvero più.

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