Zelensky chiede che l'Iran sia "punito"

09 Novembre 2022 08:00 La Redazione de l'AntiDiplomatico

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha affermato che l'Iran deve essere "punito" per aver venduto armi alla Russia da utilizzare contro le forze di Kiev nell'attuale conflitto tra i due paesi dell'Europa orientale.

Se proprio Zelensky vuole punire qualcuno, paradossalmente non è l’Iran ad aver procurato più danni con il presunto invio dei suoi droni.

Il suo bersaglio dovrebbe essere un altro.

Infatti, Le monarchie del Golfo, Arabia Saudita, Qatar in testa, con la loro scelta insieme ad altri Paesi dell'OPEC, di non voltare le spalle alla Russia evitando di aumentare la produzione di gas e petrolio, non hanno inferto quel danno a Mosca che si pensava di infliggere dopo i blocchi occidentali ai suoi idrocarburi.

Ovviamente, Zelensky che già comincia essere poco tollerato dalle cancellerie occidentali, USA in testa, non può spingersi nel designare Arabia Saudita e Qatar come “complici” della Russia. C’è l’Iran, il nemico buono da utilizzare per crimine o misfatto.

Questo attacco all’Iran è giunto dopo un incontro tra Zelensky e la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, durante il quale avrebbero discusso di aumentare la pressione su Teheran.

“La complicità [dell'Iran] nel terrore russo deve essere punita... E porteremo questo problema non solo al livello dei nostri partner tradizionali. Il mondo intero saprà che il regime iraniano aiuta la Russia a prolungare questa guerra, e quindi a prolungare l'effetto di quelle minacce al mondo provocate proprio dalla guerra russa", ha detto Zelensky.

"Se non fosse per la fornitura di armi iraniana all'aggressore, saremmo più vicini alla pace ora", ha aggiunto, affermando che tutti coloro che hanno aiutato la Russia sono responsabili della guerra.

Il 28 ottobre scorso, l'Iran ha annunciato di essere pronto e disposto a tenere colloqui con l'Ucraina sulle accuse di forniture di droni alla Russia durante il conflitto, cosa che la Repubblica islamica ha negato esplicitamente.

Il 5 novembre il ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amir Abdollahian, ha rivelato che i rappresentanti di entrambi i paesi avevano concordato di incontrarsi due settimane fa in Europa per discutere la questione, ma che Washington e Berlino hanno fatto pressioni su Kiev affinché sospendesse l'incontro.

Gli Stati Uniti hanno fatto pressioni sull'Ucraina affinché annullasse i colloqui a causa del suo desiderio di trarre vantaggio dalla questione dei droni iraniani e di usarli contro la Repubblica islamica, ha affermato Abdollahian.

Sebbene Teheran e Mosca abbiano entrambi negato l'uso di droni iraniani nel conflitto, il ministro degli Esteri iraniano ha riconosciuto che il suo paese ha fornito droni alla Russia, ma diversi mesi prima dell'inizio della guerra in Ucraina.

Lo stesso giorno dei commenti di Abdollahian, il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak ha chiesto attacchi contro i siti di produzione di missili e droni della Repubblica islamica.

Con l'ulteriore deterioramento delle relazioni tra Teheran e Kiev, l'Ucraina ha intensificato le pressioni anche su Israele per fornire rinforzi militari. Il mese scorso, il capo dell'ufficio di Zelensky, Andriy Yermak, ha definito la Russia "l'Hezbollah europeo" nel tentativo di raccogliere il sostegno di Tel Aviv.

Il 3 novembre, Zelensky ha inviato le sue congratulazioni al primo ministro israeliano entrante Benjamin Netanyahu, che ha praticamente trionfato alle elezioni israeliane tenutesi il 1 novembre.

"È sempre importante vedere la vera democrazia in azione... Ucraina e Israele condividono valori e sfide comuni che ora richiedono una cooperazione efficace", aveva scritto in un messaggio su Twitter.

Le più recenti da IN PRIMO PIANO

On Fire

F-16, "bersagli legittimi" e NATO. Cosa ha detto (veramente) Vladimir Putin

di Marinella Mondaini per l'AntiDiplomaticoIl presidente russo Vladimir Putin ha visitato il 344esimo Centro Statale Addestramento e Riqualificazione del personale dell'aviazione militare del Ministero...

Il "piano Draghi": ora sappiamo in cosa evolverà l'UE

di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico Io credo che le prossime elezioni europee andrebbero inquadrate nel modo più corretto possibile. Provo a dare la mia interpretazione. 1 Si dà troppo...

Andrea Zhok - Il momento esatto in cui si è deciso il suicidio di Ucraina e Europa

di Andrea Zhok* Tre giorni fa, il 16 aprile, l'autorevolissima rivista di provata fede atlantista "Foreign Affairs" ha pubblicato un articolo che mette la parola fine a tutte le chiacchiere intorno...

Alessandro Orsini - Le democrazie occidentali, le dittature e l'antropologia culturale

  di Alessandro Orsini*   C’è questa idea senza alcun fondamento empirico secondo cui le democrazie occidentali sono sempre migliori delle dittature. Lo studio della storia smentisce...

Copyright L'Antiplomatico 2013 all rights reserved
L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa